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«Non ho paura del vuoto post carriera» Attualmente impegnato a Wimbledon il basilese non è preoccupato per ciò che gli riserverà il futuro senza racchetta: «Ho una fondazione, quattro figli e degli sponsor che mi seguiranno anche dopo»
LONDRA (Gb) - Dopo il successo di Halle - il decimo in carriera sull'erba tedesca - Roger Federer si appresta a giocare un altro dei suoi tornei preferiti: Wimbledon. Sul giardino londinese il basilese ha già vinto otto volte.
Se la concentrazione di King Roger è tutta riposta nel torneo, quella dei suoi tifosi e del mondo del tennis in generale ogni tanto si sposta su quel (tristissimo) giorno che prima o dopo dovrà arrivare: il giorno del ritiro. Roger Federer ha "paura" di ciò che gli riserverà il post carriera?
«Non ho paura del vuoto dopo il ritiro. Ho una fondazione, quattro figli, degli sponsor che mi seguiranno anche dopo e, alla luce di ciò, penso che le cose andranno bene. Certo, mi mancherà l’altra famiglia, i giocatori. Penso che sarà la cosa più difficile da affrontare. Un giorno ti ritiri e ti poni la domanda: con chi manterrai ancora i rapporti? Ed è allora che ti rendi conto di quali sono i tuoi veri amici nel tour. E ti accorgi, almeno nel mio caso, che non ce ne sono molti. Tra quelli con cui rimarrò in contatto, penso che ci sarà proprio Rafa».
