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UNIHOCKEYLadies Team, appuntamento con la storia: «Ragazze, proviamoci!»

09.01.19 - 13:00
Sandra Tommasini - uno dei pilastri della formazione momò - lancia la semifinale di Coppa Svizzera in programma sabato, una prima per l'unihockey ticinese: «Il punto più alto della mia carriera»
Ladies Team, appuntamento con la storia: «Ragazze, proviamoci!»
Sandra Tommasini - uno dei pilastri della formazione momò - lancia la semifinale di Coppa Svizzera in programma sabato, una prima per l'unihockey ticinese: «Il punto più alto della mia carriera»
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MENDRISIO - Appuntamento con la storia per il Ladies Team della Sportiva Unihockey Mendrisiotto. Sabato alle 17.45 - presso il Liceo di Mendrisio - le summine si giocheranno nientemeno che l'accesso alla finalissima di Coppa Svizzera. Una sfida raggiunta grazie allo spirito battagliero di un gruppo affiatato che, nel suo percorso, non si è mai fermato nemmeno di fronte agli ostacoli che sembravano insormontabili. 

E allora perché fermarsi proprio ora? Certo il compito non è dei più semplici: le ragazze a tinte “arancionero”, infatti, incroceranno i bastoni con il Piranha Coira, leader incontrastato di LNA. E se fossero proprio le ticinesi a mettere i... bastoni tra le ruote alle grigionesi? Quando tutti quanti remano nella stessa direzione - come nel caso del Ladies Team - anche l'impossibile può essere cancellato e trasformato in una bellissima realtà.  

Dopo settimane di intensa preparazione la squadra di Amos Coppe e Michel Betrisey è pronta ad affrontare questo big match. Come traspare dalle parole del portiere Sandra Tommasini, uno dei pilastri della SUM...  «Direi che siamo pronte, sentiamo l'adrenalina che sale. La partita di domenica scorsa in campionato l'abbiamo presa come preparazione per sistemare gli ultimi dettagli tattici. Ho proprio notato nell'allenamento di lunedì tanta carica, tanta intensità e tanta voglia di fare da parte di tutte. Sentiamo la partita, inutile nasconderlo. Ma non possiamo pensarci tanto...». 

L'avversario è di quelli tosti, ma nello sport nulla è impossibile...
«È proprio su questo che puntano i nostri allenatori. Ci sono delle variabili che non possiamo andare a toccare, come la prestazione delle nostre avversarie. Quello che possiamo fare noi, è influenzare la nostra di prestazione dando fondo a tutto quello che abbiamo. Tramite alcuni video abbiamo cercato di estrapolare qualche loro punto debole che cercheremo di sfruttare».

Avete preparato qualcosa di particolare per fermare le forti avversarie?
«No, nulla di nuovo. Anche perché sarebbe complicato assimilare qualcosa di nuovo in così poco tempo. Su qualche dettaglio però abbiamo lavorato ma preferisco non dire nulla, poiché qualcuno dei Piranha sicuramente leggerà tio.ch (ride). Scherzi a parte, siamo convinti che il nostro sistema possa funzionare. Starà a noi applicarlo al meglio...». 

Una vita nella SUM per te: quella di sabato sarà una sfida che ti ripagherà di tutti gli sforzi fatti in questi anni...
«Ho sempre giocato nella SUM e senza dubbio questo è il punto più alto, una bella ricompensa per il duro lavoro svolto nel corso degli anni. Avevamo iniziato in Seconda Lega campo grande, oggi siamo in LNB e ci troviamo a disputare una semifinale di Coppa Svizzera. Se ci penso è incredibile...». 

Come state vivendo all'interno dello spogliatoio questa spasmodica attesa?
«Dipende da ogni singola ragazza, ognuno reagisce a modo suo. C'è chi preferisce parlarne e chi invece è un po' più guardinga. Abbiamo avuto un periodo in cui eravamo un po' troppo esaltate, poi ci siamo rese conto durante le partite che forse non era il caso. Il sogno però di ritrovarci in TV per la finale c'è...».

Un messaggio alle tue compagne?
«Ragazze, forse non succederà più. Non abbiamo nulla da perdere e quindi proviamoci!».  

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