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CANOTTAGGIOJeannine Gmelin consolida la supremazia nel singolo

24.06.18 - 13:52
Radioso il finale di CdM per gli armi svizzeri
Jeannine Gmelin consolida la supremazia nel singolo
Radioso il finale di CdM per gli armi svizzeri
SPORT: Risultati e classifiche

LINZ-OTTENSHEIM (Austria)– Jeannine Gmelin è sempre lei la più forte del reame. Anche oggi nella finale della seconda regata di Coppa del mondo ha dimostrato classe – ben conosciuta – ma soprattutto, furbizia, lasciando per così dire sfogare nelle battute iniziali la pupilla di casa Magdalena Lobnig, sorretta dall’assordante sostegno del pubblico amico per poi sferrare l’attacco decisivo ai 120 metri a suon di 36/37 colpi al minuto che ha contribuito a metter fine ai sogni di gloria dell’austriaca. Una vittoria che consolida il primato della zurighese nella speciale classifica di Coppa del mondo. «Sapevo che la Lobning sarebbe stata un osso duro. Mi sono tuttavia concentrata sulla mia gara e tutto è funzionato a meraviglia. Non vedo l’ora che arrivi la regata di Lucerna per poter anch’io gareggiare davanti al mio pubblico». È stato il commento “a caldo” della portacolori del RC Uster.

Oggi avevamo in gara altri tre equipaggi rossocrociati. Nel doppio maschile élite Nico Stahlberg e Roman Röösli, già in evidenza ieri in semifinale, si sono ripetuti oggi nell’atto conclusivo, caratterizzata da una lotta … all’ultimo remo con le formazioni di Germania e Gran Bretagna con una cadenza di 37-40 colpi al minuto. Il successo è arriso ai britannici Angus Groom e jack Beaumont con un crono di 6’11”24. Medaglia d’argento per i tedeschi Timo Pionek e lars Harting. Staccato di soli 78/100 troviamo l’armo rossocrociato. «Trattandosi di una nuova combinazione non avevamo molte aspettative. Oggi è stato un vero e proprio test, molto convincente. Ciononostante non so se a metà luglio sul Rotsee ci saranno ulteriori cambiamenti». Sono parole del possente vogatore turgoviese. 2/100 è quanto è mancato al doppio “leggero” femminile di Frédérique Rol e Patricia Merz per agguantare la medaglia di bronzo. Un’inezia. Una prestazione, tuttavia, da incorniciare, il che fa ben sperare in proiezione GO di Tokyo 2020. La medaglia d’oro è andata alle azzurre Valentina Rodini e Federica Cesarini, argento per le olandesi Marieke Keijser e Ilse Pasulis.

Convincente anche la prova offerta dal doppio femminile élite di Pascal Walker e Valerie Rosset. L’armo rossocrociato ha chiuso al 5° rango in 7’03”54 in una finale che ha visto la presenza di armi molto agguerriti e tra questi quello della Nuova Zelanda di Brooke Donoghue e Olivia Loe, medaglia d’oro ai mondiali 2017 di Sarasota, che anche oggi ha dimostrato di essere ancora il numero uno della specialità. Alle spalle della formazione kiwi troviamo, nell’ordine, Olanda, Germania 2 e Grecia.

Sempre sul fronte rossocrociato da segnalare il successo nella finale B (7° rango assoluto) del doppio “leggero” maschile di Julian Müller e Andri Struzina.

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