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Tra un bagno di folla e l'altro il renano ha trovato il tempo per analizzare il tennis odierno
WIMBLEDON (GB) - «Il pubblico non riusciva a credere che fosse successo per due volte consecutive. Poi quando sono entrato nello spogliatoio ho detto a Djokovic: “Forse sarebbe il caso che giocassimo un set di allenamento”. Sì, in effetti mi spiace per il pubblico». Roger Federer ha un po' scherzato parlando dell'esordio "soft", suo e del serbo, a Wimbledon.
Il renano ha poi analizzato sorridendo quel che sta proponendo il tennis, nel quale i Fab Four ancora dominano: «Penso che il motivo sia testa, forma fisica, tenacia e anche talento. Mettili tutti assieme ed è difficile spezzarci. Puoi battere uno di noi, ma poi ne arriva un altro. Inoltre giochiamo tutti in modo differente. Per un atleta con una classifica inferiore alla nostra, incontrare uno di noi nel cammino verso la finale e batterlo è estremamente difficile».
Alla domanda se è meglio giocare da numero 1 o giocare cercando di raggiungere il numero 1 ha poi risposto così: «Meglio essere numero 1, potendo scegliere. Insomma, adesso sono felice, soddisfatto di avere superato il primo turno, ma quando ero numero 1 era fantastico. È come raggiungere l’impossibile. Mi piaceva quella sensazione»,
