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ST. MORITZ 2017Olimpiadi 2026, Kasper dispiaciuto per il no a St. Moritz

15.02.17 - 19:41
Il presidente della Federazione internazionale di sci (FIS), non nasconde il suo rammarico per l'esito della votazione popolare di domenica nel canton Grigioni
Olimpiadi 2026, Kasper dispiaciuto per il no a St. Moritz
Il presidente della Federazione internazionale di sci (FIS), non nasconde il suo rammarico per l'esito della votazione popolare di domenica nel canton Grigioni
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ST. MORITZ - Il presidente della Federazione internazionale sci (FIS), Gian Franco Kasper, non nasconde il suo rammarico per l'esito della votazione popolare di domenica nel canton Grigioni che ha portato alla bocciatura della candidatura di St. Moritz, per i Giochi olimpici invernali del 2026.

«Me lo aspettavo - sottolinea all'agenzia Dpa - Quello che mi ha veramente fatto arrabbiare è stato vedere che la stessa St. Moritz (che ha ospitato i Giochi nel 1928 e nel 1948, ndr) ha detto no con il 57% dei voti. Non è accettabile, soprattutto pensando al fatto che la votazione si è tenuta durante i mondiali dove avrebbe dovuto prevalere una atmosfera più positiva, è questo che non capisco».

Il caso di St. Moritz è solo l'ultimo di una lunga serie di città che hanno detto no ai Giochi pensando a disagi e costi piuttosto che ai benefici a lungo termine. «A mio avviso la ragione principale sono i numeri legati a Sochi; 51 miliardi di dollari di spesa, una somma folle, i contribuenti si sono spaventati - prosegue Kasper - Anche se questa somma fosse reale, St. Moritz, Garmisch-Partenkirchen, sono luoghi che hanno avuto una crescita negli ultimi 150 anni con investimenti che vanno ben oltre i 51 miliardi di dollari, i russi invece sono dovuti partire da zero costruendo tutto in 5 anni, e questo ha un costo».

Dalle note dolenti della candidatura sfumata Kasper passa poi ad analizzare il successo dei Mondiali in corso. «L'atmosfera è fantastica, sono rimasto sbalordito dalla folla presente, oltre 40mila fans».

Kasper parla infine del ciclone doping che ha colpito con gli scandali scoppiati questa estate la Russia. «Noi abbiamo i nostri problemi come Federazione con i casi di doping legati allo sci di fondo (come emerso dal rapporto McLaren in relazione ai giochi di Sochi)».

«Abbiamo reagito immediatamente e i 6 atleti coinvolti sono stati subito sospesi ed ora dovranno andare a giudizio. Il ghiaccio è molto sottile ma abbiamo fatto quanto necessario, poi magari cadremo di faccia pagandone le conseguenze in termini economici», conclude il presidente della FIS.

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