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FUTSALMiquel Angel Carrión Barceló: tuttofare a Lugano

27.10.15 - 06:32
Il giocatore spagnolo del Lugano Pro Futsal: "Senza dubbio vogliamo ripetere gli ottimi risultati della scorsa stagione"
Miquel Angel Carrión Barceló: tuttofare a Lugano
Il giocatore spagnolo del Lugano Pro Futsal: "Senza dubbio vogliamo ripetere gli ottimi risultati della scorsa stagione"
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LUGANO - Miquel Angel Carrión Barceló, giocatore di grande livello e pedina fondamentale del Lugano Pro Futsal, sarà presente alle lezioni della Futsal School che ha aperto recentemente le iscrizioni e che prenderà avvio mercoledì 18 novembre alla palestra della Scuola Elementare di Besso.

Mika, sei arrivato in Ticino per la prima volta all'inizio della stagione 2014/15. Ma raccontaci prima da dove vieni. E i tuoi primi passi nel mondo del futsal.
"Sono di Manacor, cittadina sull'isola di Maiorca. E proprio con l'AE Manacor ho cominciato a giocare a futsal. Avevo già 14 anni ma mi sono appassionato subito allo sport, veloce, dinamico, che richiede una grande intelligenza tattica".

Dopo tre anni, alle soglie della prima squadra ho dovuto scegliere tra sport e studio. La decisione è ricaduta sul secondo e ho cominciato la facoltà di scienze motorie all'Università di Valencia, che frequento tuttora.
"Parallelamente agli studi ho continuato comunque a giocare e ho avuto l'occasione di vestire la maglia del Playas de Castellon, squadra di serie B. Si tratta della massima categoria nella quale ho giocato".

E come sei finito a Lugano?
"Sono arrivato a Lugano per caso, grazie a Junior (uno dei pilastri del Lugano della promozione 2013/14, ndr) che conosco sin dall’infanzia. All’inizio della scorsa stagione ha parlato di me alla società e in meno di un mese mi sono ritrovato qua, in una realtà completamente nuova e al tempo stesso molto stimolante".

La scorsa stagione siete arrivati fino ai playoff. All'inizio della presente annata è cambiato l'allenatore e gran parte della squadra. Che prospettive ha il Lugano Pro Futsal ad oggi?
"Senza dubbio vogliamo ripetere gli ottimi risultati della scorsa stagione. E arrivare addirittura primi è secondo me sempre alla portata di una squadra come la nostra".

È vero che il club ha cambiato molto ma confido nel fatto che il tutto sia stato fatto con congnizione di causa e lungimiranza.
"Comunque dopo quasi due mesi di attività e tre partite di campionato giocate posso dire che il potenziale di questa squadra è grande. Voglia, perseveranza e, soprattutto, rispetto reciproco sono qualità che respiriamo in palestra ad ogni allenamento. È anche vero che mi aspettavo risultati migliori in questo inizio di campionato (una vittoria, un pareggio e una sconfitta, ndr), ma non sempre le aspettative si rispecchiano nella realtà. Per questo, allenamento dopo allenamento, continuiamo a lavorare tantissimo, per fare un campionato degno di questa società".

Qual'è il tuo compagno che ti ha impressionato di più finora?
"Non ti posso dire un nome, soprattutto perché in questi due mesi tutti i miei compagni sono migliorati moltissimo, non solo sul campo ma anche al di fuori del rettangolo di gioco. Sono molto orgoglioso di far parte di questo gruppo e, senza dubbio, imparerò moltissimo durante questa stagione, sia sul futsal che sulla vita".

Com'è il nuovo mister Bruno?
"Non si può dire niente di male del mister finora. Si impegna da matti per aiutare ogni singolo elemento della squadra a migliorare. È gentile ma soprattutto molto comunicativo, dentro e fuori dal campo. Con un allenatore così non vedi l’ora che cominci il prossimo allenamento e, se continua a lavorare così, questa squadra può puntare davvero in alto".

Tu rientri da un infortunio. Come ti senti e che obiettivi hai a livello personale?
"È dura guardare i tuoi compagni dalla tribuna. La voglia di entrare in campo a dare una mano è irresistibile, soprattutto quando la squadra è in difficoltà. Ancora non sono al 100% ma ho cominciato ad allenarmi con costanza e mi sto adattando piano piano al gioco. Il mio obiettivo personale è la UEFA (chi vince il campionato svizzero ha il diritto di giocare la UEFA Futsal Cup, ndr), ma sono realistico e mi rendo conto che per ora non è che un sogno. Quindi mi limito a dire che anche quest’anno voglio raggiungere i playoff e poi, passo dopo passo, spero che un giorno il mio obiettivo personale e il mio sogno si realizzino.

Il 18 novembre scatterà la Futsal School. Ti piace insegnare ai bambini?
"Senza dubbio non vedo l’ora di cominciare la Futsal School. I miei studi universitari si concentrano sull’educazione primaria e fisica… È naturale che mi piaccia allenare i bambini! E in più, insegnare lo sport che è la mia più grande passione mi completa come persona. Affronto la Futsal School come una grande opportunità, che mi darà l’occasione di insegnare quello che ho imparato negli anni sul futsal e sull’educazione dei bambini".

Convinci un genitore a portare suo figlio alla Futsal School!
"Credo che non si debba convincere nessuno, ma semplicemente spiegare cosa succederà ogni mercoledì nella palestra di Besso. Penso che per un bambino sia importante divertirsi e giocare ma anche fare propri valori come il rispetto e il cameratismo. Quindi non ci concentreremo solo sul pallone ma anche su questi valori e su come svilupparli e promuoverli tra i bimbi. L’obiettivo della Futsal School è insegnare il futsal ma anche l’educazione, in modo da contribuire in modo positivo alla formazione dei ragazzi di Lugano".

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