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Il campione rossocrociato ha voluto dire la sua sulla vicenda che ha avuto come protagonista anche Wawrinka
MONTRÉAL (Canada) - Sulla vicenda della lite tra Kyrgios e Wawrinka, dopo la multa comminata all’australiano, è intervenuto anche il campione olimpico del ’92, Marc Rosset che – come si legge su tennisworlditalia – è andato giù duro con Kyrgios.
"Molte cose mi vengono in mente su questo episodio. La prima è che Nick Kyrgios ha sbagliato sport. Il famoso "trash-talking" è un fenomeno che si verifica soprattutto nel basket, ma non ha niente a che fare col tennis. Cammina con le cuffie nell'orecchie, mi fa pensare a chiunque tranne a Federer o Wawrinka. Con il suo linguaggio oltraggioso e il suo stile, sta cercando di portare un qualcosa che fa parte degli sport americani. Quello che ha fatto a Montréal però non può essere accettato, ha superato il limite. Quando sei su un campo da tennis, puoi dire dentro di te o puoi pensare 'Accidenti, che stronzo!', proprio come ha fatto Ivanisevic quando ha detto qualcosa del genere in croato, ma questa volta l'australiano non ha rispettato la privacy. Non hai il diritto di dire cose del genere. L'ATP deve parlare a Nick seriamente. Spero che venga multato pesantemente, soprattutto se Kyrgios non sa che ci sono i microfoni in campo. Ha un carattere da tutto o niente. Deve mettere la testa a posto. Con Tomic e Kyrgios, il tennis australiano ha anche un vero e proprio problema da risolvere. Anche Mark Philippoussis era simile a loro. Aveva belle auto, donne, ma non ha mai utilizzato parole più gravi rispetto agli altri suoi colleghi. Questo sta accadendo ora è pericoloso. Lo ripeto, siamo di fronte a un vero e proprio problema generazionale, proprio come è successo con la squadra di calcio francese. Ragazzi che senza educazione guadagnano cifre astronomiche e si credono i re del mondo. Tutto ciò è triste".
