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TENNISKing Roger? No, Roi Stan: Wawrinka padrone del Roland Garros

07.06.15 - 18:26
Il vodese ha trionfato sulla terra parigina battendo 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 Novak Djokovic. Per lui, dopo gli Australian Open 2014, si tratta del secondo Slam della carriera
King Roger? No, Roi Stan: Wawrinka padrone del Roland Garros
Il vodese ha trionfato sulla terra parigina battendo 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 Novak Djokovic. Per lui, dopo gli Australian Open 2014, si tratta del secondo Slam della carriera
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PARIGI (Francia) - La Svizzera ha un altro re. Non c’è più solo King Roger: da oggi anche Roi Stan. Wawrinka ha infatti battuto 4-6, 6-4, 6-3 6-4 (in 3h13') Novak Djokovic nella finale del Roland Garros, centrando il primo storico successo sulla terra parigina.

Reduce dalla semifinale maratona contro Andy Murray, Djokovic ha cominciato il match contratto, patendo il servizio e l’aggressività di Stan. Superate le incertezze iniziali e levatosi di dosso ogni dubbio, il serbo è tuttavia riuscito a innescare la marcia più alta. Risultato? Il break nel settimo gioco. Nole ha poi conservato il servizio per il pesante 5-3. A quel punto, con le spalle al muro, Wawrinka è risalito sul 4-5 e, nel decimo game, ha spaventato il rivale. Inutilmente. Il primo set è infatti finito per 6-4 nelle mani del numero uno al mondo.

Beffato per un unico break concesso, il rossocrociato si è rifatto firmando un secondo parziale attento. Soprendere Djokovic non era certo facile ma Stan, sorretto da grande condizione, ci ha provato a lungo, fino al decimo gioco. Lì, complici un paio di colpi spettacolari e qualche tentennamento del rivale, ha saputo gioire. Il punto è infatti valso al rossocrociato il 6-4 e ha reso più solida la sua speranza di trionfo.

Perse autorevolezza e anche un pizzico di sicurezza, il serbo ha continuato lentamente a indietreggiare anche nel terzo set, lasciando metri, occasioni e applausi al vodese. Dopo cinque game giocati sostanzialmente alla pari, Wawrinka ha alzato il ritmo, andando a rubare il servizio, con colpi d’alta scuola, all’avversario. Nole non ha mollato, tentando subito il controbreak, ma non è riuscito nell’impresa, risvegliandosi bruscamente sul 2-5. Tenuta la battuta nell’ottavo gioco, il numero uno al mondo ha poi alzato bandiera bianca in quello successivo, per il 6-3 in favore di Stan.

Spinto fin sull’orlo del baratro, Djokovic ha trovato la forza per rimettersi in equilibrio e per tornare a mostrare la propria forza e solidità. Il serbo ha infatti cominciato il quarto set con un ottimo turno di battuta e, nel secondo game, con un pesante break. Wawrinka ha iniziato a preoccuparsi dei colpi del rivale solo sullo 0-3. Tardi? Nemmeno per sogno: battuta, break, battuta e il parziale è tornato in parità. Nel settimo game Stan ha sprecato il tesoro di due palle break, permettendo all’avversario di sopravvivere e volare sul 4-3. Il vodese si è però rifatto con gli interessi nell’ottavo game, chiuso dopo aver recuperato addirittura tre palle break. Il servizio è “caduto” per la prima volta nel nono game ed è stato il rossocrociato, a tratti stellare, a esultare. Il miracolo si è compiuto infine nel decimo game, domato dal "nostro" e chiuso 6-4. Per il trionfo. Per la storia. 

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