Qualificatosi per il terzo turno degli Australian Open, RogerOne deve fare i conti con un problema a un dito. “Non so se è una vescica o la puntura di un’ape”
MELBOURNE (Australia) - Avanti un altro italiano. Dopo aver battuto Simone Bolelli, nel terzo turno degli Australian Open Federer dovrà vedersela con Andreas Seppi, che ha superato Jeremy Chardy 7-5, 3-6, 6-2, 6-1. King Roger ha faticato più del previsto per qualificarsi ma va detto che ha anche accusato un problema alla mano destra e per questo motivo ha dovuto chiamare il trainer.
Un guaio di cui non è ancora chiara la natura: "Non so se sia una vescica o la puntura di un'ape. Non so davvero cosa sia successo. È stata una cosa stranissima. Ho sentito qualcosa sulla punta del dito. Mi sento il dito addormentato e gonfio, quindi non lo so, parlerò con un medico. Ho deciso di chiamare il trainer ma anche lui non è riuscito a capire il problema. Voleva fasciarlo ma avevo paura che con un cerotto sarebbe diventato più gonfio. Così ho continuato a giocare e il dolore è andato via ma adesso è tornato di nuovo. Non so spiegarvi la sensazione. È divertente, ho un dolore al dito ma nessuno riesce a capire di cosa si tratti”.
itm/red