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LUGANOAndrea Bronz: "Con una preparazione fisica mirata uno sportivo può fare il salto di qualità"

28.10.14 - 07:52
"Negli Stati Uniti non è inusuale che una famiglia spenda anche 20'000 dollari all'anno per affiancare al figlio uno specialista del mestiere"
Andrea Bronz: "Con una preparazione fisica mirata uno sportivo può fare il salto di qualità"
"Negli Stati Uniti non è inusuale che una famiglia spenda anche 20'000 dollari all'anno per affiancare al figlio uno specialista del mestiere"
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LUGANO - Nello sport moderno in cui ogni minimo dettaglio può fare la differenza, c’è una figura che nel corso degli anni ha assunto un ruolo sempre più importante: il preparato atletico. Non solo per negli sport di squadra come il calcio o l’hockey ma anche in discipline individuali come il tennis, il pattinaggio o lo sci. Anche nel mondo dei motori, diversi piloti - come il grigionese di Roveredo Benjiamin Albertalli - ricorrono al supporto di uno specialista per ottimizzare le loro prestazioni. Per capire meglio il lavoro di un preparatore e comprenderne l’importanza, abbiamo avvicinato Andrea Bronz. 

Come funziona il tuo lavoro? Quali atleti segui?
“Seguo sportivi di ogni livello, dal professionista all’amatore. C’è chi pratica sport per passione e vuole migliorare le sue performance ma anche giovani atleti che mirano a obiettivi più alti, che vogliono diventare “qualcuno”. Il mio lavoro ha come scopo quello di migliorare su tutti i livelli la condizione dell’atleta, si lavora sul fisico ma anche sull’alimentazione, questo è molto importante anche per la prevenzione degli infortuni. Seguo diversi tennisti, ma anche ginnasti, ragazze che praticano pattinaggio artistico o piloti di auto e moto. Ho già avuto occasione di lavorare con un campione del Mondo della MotoGp e a quei livelli ogni minimo dettaglio può fare la differenza”.  

Come mai tanti piloti si rivolgono a te?
“I piloti spesso sono sottoposti ad accelerazioni molto importanti e senza la giusta preparazione sarebbe impossibile finire una gare. I muscoli del collo sono costantemente sollecitati, per rimanere seduti nella vettura in maniera corretta anche per diverse ore, serve una condizione fisica di base ottimale. Bisogna lavorare sulla stabilizzazione e il rinforzo delle articolazioni come le caviglie, le ginocchia e le spalle”.  

Quanto è importante una preparazione fisica mirata?
“È fondamentale, per ottenere risultati il lavoro deve essere costante. La maggior parte dei miei clienti viene per un periodo piuttosto lungo, come nel caso di atleti in fase di riabilitazione. Negli Stati Uniti tutti gli sportivi che vogliono “sfondare” sono seguiti fin da giovani da preparatori atletici privati, qui siamo ancora molto indietro ma pian piano ce ne stiamo rendendo conto e forse andremo anche noi in quella direzione. Credo sia il futuro dello sport d’élite”.  

Non è un po’ esagerato lo stile USA con famiglie che spendono capitali per finanziare la preparazione dei figli?
"Probabilmente sì. Oltreoceano non è inusuale che una famiglia spenda anche 10-20 mila dollari all’anno per la preparazione dei ragazzi. Così effettivamente è troppo, ma dalle nostre parti a volte ci si lamenta anche per la tassa sociale di 200 franchi, quando quei soldi magari vanno a tutelare la salute e la formazione dei giovani… ci vorrebbe una via di mezzo".

Quale formazione scolastica hai dovuto seguire per diventare un preparatore?
“Innanzitutto ho studiato Educazione Fisica al Politecnico di Zurigo, poi ho proseguito con un Master a Basilea in “Fitness, allenamento e salute”. Dopodiché ho ottenuto a Berna il diploma per diventare terapista in riabilitazione cardiovascolare e per diventare terapista in riabilitazione per diabetici. Ora mi tengo sempre aggiornato seguendo seminari e conferenze".

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