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HOCKEY"Dopo Cada il tracollo. Da noi i giocatori subiscono un'involuzione"

10.10.12 - 15:19
Abbiamo dato voce alla Curva Sud dell'Ambrì: "Per uscire dalla crisi servirebbero chiarezza da parte della società e un coach in grado di motivare gli atleti. Lombardi? È un bravo politico..."
Ti-Press
"Dopo Cada il tracollo. Da noi i giocatori subiscono un'involuzione"
Abbiamo dato voce alla Curva Sud dell'Ambrì: "Per uscire dalla crisi servirebbero chiarezza da parte della società e un coach in grado di motivare gli atleti. Lombardi? È un bravo politico..."
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AMBRÌ – Nove sconfitte su dieci gare di campionato sono un dato che fa rabbrividire. Il problema è che la crisi non è circoscritta solo alla stagione in corso. Basti pensare che in tutto il 2012 le vittorie sono arrivate con il contagocce: appena quattro, su ventisei gare giocate. Playout esclusi, ovviamente.

Si sta parlando, non c’è nemmeno bisogno di scriverlo, dell’Ambrì, croce e delizia di metà dei tifosi ticinesi e di buona parte degli appassionati elvetici, che proprio ai biancoblù guardano come seconda squadra del nostro Cantone.

Negli ultimi giorni, del club guidato dal presidente Lombardi hanno parlato tutti. Dai dirigenti ai giornalisti, dai giocatori al coach. Anche i tifosi hanno fatto sentire la loro voce. Ma senza eccessi, senza arrivare alla valigia di Laporte, per intenderci.

Anzi, la protesta di chi siede in curva è stata, quasi sorprendentemente, civile.
“Ci siamo fatti sentire – ci ha confidato Daniele Bergonzoli, uno degli aficionados alla Sud – ma la contestazione non è certo stata violenta. Il problema è che contestare serve se qualcuno ti ascolta. E non sempre è così da queste parti”.

Risultati pessimi, giocatori che non rendono, società “sorda”, i problemi dalle parti della Valascia sono davvero parecchi…
“Quel che davvero non si capisce è il motivo per cui, quando arrivano qui, quando indossano la nostra maglia, i giocatori improvvisamente calano. Chi indossa i pattini qui da noi subisce un’involuzione inspiegabile. Arriva come un fenomeno e poi non rende. L’ultimo esempio è quello di Mieville, top scorer al Bienne l’anno passato e “normale” in biancoblù. E poi, oltre al danno, c’è pure la beffa: per fare giocare questi signori si leva spazio ai nostri giovani, che vengono mandati in LNB o venduti alle avversarie. Ma avete visto cosa sta combinando Hofmann a Davos?”

Il problema è dunque tecnico. Si deve cacciare Constantine…
“Che il coach non sia adeguato a questo ambiente lo dicono i risultati. Quando perdi tanto spesso non c’è nulla che può salvarti. In Curva pensiamo che l’ultimo allenatore degno di questo nome sia stato, da queste parti, Rostislav Cada. Via lui è cominciato il tracollo. Sono arrivati Laporte prima e Constantine poi. Due “picchiatori”. Mentre a questa squadra servirebbe un motivatore”.

Qualcuno ha dato fiducia a questi coach…
“La società non è certo esente da colpe – ha aggiunto Bergonzoli – i guai sono anzi cominciati con qualche scelta scellerata. E poi vogliamo parlare del rapporto con i tifosi? Negli ultimi anni è andato scemando, non c’è più quel confronto indispensabile affinché tutti si remi nella stessa direzione”.

Non c’è nulla da salvare nel club biancoblù?
“Davvero poco. L’ultima caduta di stile è stata la responsabilità messa sulle spalle dei giocatori negli ultimi giorni: chi scende sul ghiaccio, solitamente, dà tutto quel che ha. In questi anni il club non ha mai fatto autocritica. E questo, visti i numeri messi insieme, pare davvero strano”.

Il presidente sembra uno che ci mette la faccia…
“Filippo Lombardi è un bravo politico. E con questo ho detto tutto”.

Come si esce da una situazione del genere?
“È davvero difficile immaginare cosa potrà accadere nel prossimo futuro. Quel che è certo è che la Valascia, se i risultati continuassero a essere negativi, potrebbe svuotarsi. E, tenendo conto che gli introiti per la vendita di biglietti, panini ecc.. valgono almeno il 40% del budget societario, questo potrebbe creare grossi problemi a chi gestisce le finanze. Mettiamola così: la squadra potrebbe anche conservare il posto in LNA ma poi non so con quali capitali potrebbe andare avanti”.

MEG

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