CALCIOGalliani: "Ibrahimovic non mi parla? Ha ragione"

MILANO (Italia) - Il Milan di questa stagione si sta rivelando la delusione del campionato. Seppur tre partite forse non bastano per dare un giudizio definitivo, è vero anche che le differenze con lo scorso anno sono più che evidenti, in particolare a livello di risultati e di prestazione della squadra.

I rossoneri hanno conquistato solo tre punti in tre gare, con una sola vittoria a Bologna e ben due sconfitte nelle due prime uscite casalinghe a San Siro (Sampdoria e Atalanta), troppo poco per chi invece ambisce ai traguardi più importanti. I tifosi milanisti sono ovviamente amareggiati e delusi per la brutta partenza della squadra guidata da Allegri, e puntano il dito contro la società, rea di aver ceduto i due pezzi più pregiati della rosa, ovvero Thiago Silva e soprattutto Ibrahimovic, colui che garantiva i gol.

Il fuoriclasse svedese adesso fornisce i suoi servigi in Francia, al Paris Saint Germain, che ha acquistato lui e il difensore brasiliano per una cifra complessiva di 65 milioni di euro, un'offerta irrinunciabile dati i tempi di magra che vive il calcio italiano, in particolare per quanto riguarda la riduzione del monte ingaggi, che diventa sempre più importante. Insomma, è stata solo una questione di affari, che però non sono piaciuti ai sostenitori rossoneri e soprattutto allo stesso Ibra, a cui era stato promesso che sarebbe rimasto e invece poi le cose sono andate come tutti sanno.

In un'intervista rilasciata a France Football, l'ad Adriano Galliani spiega i motivi che hanno indotto alla cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva al Paris Saint Germain, confermando che dietro a queste manovre ci sono solo motivi economici e svelando che lo svedese da tempo ha tagliato i ponti con lo stesso Galliani: "Il Milan ha deciso, in accordo con il presidente e l’intero staff dirigenziale, di lavorare per avere un bilancio in pareggio. Per raggiungere questo obiettivo, era necessario tagliare alcuni stipendi. Non poteva esserci altra soluzione, dovevamo liberarci degli ingaggi più onerosi. Quindi abbiamo preso la decisione di vendere Thiago Silva e Ibrahimovic. E’ stata una decisione sofferta perché loro sono e restano due grandissimi giocatori, ma necessaria. Sono affari. Ibra voleva restare al Milan. Siamo stati noi a cederlo. Anzi, vi faccio una confidenza: da quando è partito, ha smesso di parlarmi. Gli avevo promesso che sarebbe rimasto al Milan. Il 13 maggio, dopo la fine del campionato, Ibra è venuto a cena a casa mia insieme a Raiola. In quell’occasione gli ho assicurato che sarebbe rimasto. Poi le circostanze sono cambiate, abbiamo riflettuto e ora Zlatan è a Parigi. Ho rotto una promessa. Ho provato a chiamarlo per parlare con lui, ma non ha mai risposto". (ITM)