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CALCIOConstantin: "Grimm ci attacca solo per accaparrarsi le simpatie della FIFA"

11.08.11 - 16:57
Il presidentissimo del club vallesano in un’intervista rilasciata in esclusiva al nostro portale parla a ruota libera della scottante vicenda che sta mettendo in subbuglio la Lega calcistica elvetica.
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Constantin: "Grimm ci attacca solo per accaparrarsi le simpatie della FIFA"
Il presidentissimo del club vallesano in un’intervista rilasciata in esclusiva al nostro portale parla a ruota libera della scottante vicenda che sta mettendo in subbuglio la Lega calcistica elvetica.
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LUGANO – Per sapere cosa ne pensasse lui personalmente, Christian Constantin, ci ha dato appuntamento in un noto albergo della zona con vista panoramica che si affaccia direttamente sulle rive del Ceresio.

In questa intervista a ruota libera il discusso presidente vallesano ha detto tutto quello che pensava sui fatti che vedono il suo club al centro di una bufera e dell’attenzione della SFL (Swiss Football League), i quali studiano la possibilità di escludere il Sion dal campionato in corso.

“Questa cosa dell’esclusione della squadra è semplicemente un’assurdità sparata fuori dal Blick”, ha detto Constantin. “In effetti non sta ne in cielo ne in terra, è vero che Grimm (presidente della SFL e avvocato presso lo studio legale della FIFA) vuole farsi valere, ma lo fa per motivi strettamente personali. La FIFA, in passato, ha sbagliato dando valenza a degli articoli (l’articolo Webster per l’acquisto del portiere egiziano El Hadary, ndr), che noi abbiamo semplicemente sfruttato. Ora per rimediare all’errore, Blatter e soci si avvalgono di Thomas Grimm, a cui piacerebbe ottenere un posto rilevante nell’organo mondiale del calcio, vuole usare il Sion per raggiungere il suo obiettivo”.

Lo scottante dossier del Sion è passato nelle mani di diversi presidenti della Lega terminando con l’attuale, il quale, dopo le minacce di morte ricevute da un tifoso, è stato costretto a passare il caso all’avvocato ticinese Giancarlo Dazio. “Le minacce di morte non sono affare mio – ha continuato il presidente - ma posso capire il tifoso arrabbiato. Non è normale che 13 minuti prima della partita con il Basilea abbiano mandato un fax nel quale si vieta la mia squadra di far scendere i nuovi tesserati. Per fortuna che abbiamo portato tutta la rosa in trasferta, vi immaginate se ci fossimo ritrovati senza sei giocatori? Rimanevamo con dodici uomini in lista e avrei dovuto cercare persone fuori dallo stadio, come se fossimo in una partita di quarta o quinta lega! Non ho ritirato la squadra per rispetto degli spettatori presenti allo stadio e per quelli dietro al televisore”.

Constantin si è detto felice invece della scelta di Dazio come arbitro di tutta questa caotica vicenda: “Giancarlo lo conosco bene, è una persona ponderata, tranquilla e con nessun tipo di pressione. Ha un suo studio a Locarno, non ha bisogno di un posto alla FIFA per fare affari, al contrario di Grimm. Per la regolarità del campionato è giusto che il presidente della Lega difenda i propri club e che non li attacchi per interessi personali”.

Il presidente ha poi continuato parlando dell’avvocato ticinese: “ Lo vedrei molto bene come futuro presidente della SFL, da molto tempo che alla testa della lega non viene eletto qualcuno di “latino”. Chiaramente se Giancarlo lo volesse”.

Foto d'apertura: Keystone/Steffen Schmidt

Video: Davide Catena

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