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Addio ufficiale agli Atlanta Thrashers, Winnipeg riavrà i suoi Jets Con l'OK definitivo da parte dei vertici della NHL la compagine della Georgia sarà dalla prossima stagione trasferita in Canada da cui manca dal 1996, anno in cui furono fondati i Phoenix Coyotes
NEW YORK – A partire dal prossimo campionato NHL gli Atlanta Thrashers non esisteranno più, la franchigia verrà spostata a Winnipeg, in Canada, dove i nuovi proprietari della franchigia troveranno indubbiamente più entusiasmo rispetto alla capitale della Georgia, luogo in cui l'hockey non è mai riuscito veramente a decollare. I vertici della NHL hanno approvato martedì la vendita dei Thrashers ed il loro acquisto in toto da parte della società True North Sports and Entertainment, che riporterà così l'hockey di alto livello in Manitoba.
Winnipeg aveva perso i suoi Jets al termine della stagione 1995/96, situazione che permise la fondazione dei Phoenix Coyotes, stabilmente presenti nella NHL e negli ultimi anni protagonisti anche di partecipazioni ai playoff che hanno saputo creare un grandissimo entusiasmo nel deserto dell'Arizona. Il prezzo di vendita della società sportiva di Atlanta è stato di circa 170 milioni di dollari, i quali includono i 60 milioni di tasse di riallocazione in una nuova città previsti dalla federazione.
Purtroppo per Atlanta, i Thrashers sono la seconda squadra nella storia a lasciare la Georgia per trasferirsi altrove, dopo che 31 anni orsono i Flames trovarono una casa più accogliente a Calgary. L'unico segno lasciato dai Thrashers è stato la conquista di una Division Championship nella stagione 2006/2007, annata in cui nella rosa giostravano assoluti fuoriclasse quali Hossa, Kozlov e Kovalchuck... Senza dimenticare anche un certo Glen Metropolit (12 reti e 16 assist in 57 partite).
“È un giorno triste per gli appassionati di hockey ad Atlanta – ha commentato il presidente dei Thrashers Don Waddell – ma la franchigia si sposterà in una fantastica città e sarà amministrata da gente in gamba. A Winnipeg non sarà semplice partire, la squadra inizierà con fondamenta modeste e avrà bisogno dell'aiuto di tutti per tornare a splendere, ma siamo sicuri che la comunità presente in Manitoba darà una grande mano in questo senso”.
Foto d'apertura: Archivio Keystone
