Spartacus cede nel penultimo giro e abbandona il sogno del titolo iridato su strada pagando a caro prezzo la straordinaria prova a cronometro. Grande dimostrazione di potenza in volata del norvegese
MELBOURNE – Fabian Cancellara non ce l’ha fatta, il norvegese Thor Hushovd è il nuovo campione del mondo. Spartacus ha accusato dei crampi nel corso del penultimo giro e si è staccato dal gruppo dei migliori nella fase decisiva, giungendo solo 50° a 7'26".
Il Mondiale, molto spettacolare, si è deciso a 2,5 km dall’arrivo, quando lo scatenato belga Gilbert (scattato sulla penultima salita) è stato ripreso sotto l’impulso del campione uscente Cadel Evans, che ha lavorato come un forsennato.
Volata si preventivava, su un percorso comunque duro e spettacolare, e volata è stata, con Hushovd che ha dato una straordinaria prova di potenza muscolare, mettendo in fila il danese Matti Breschel e l’australiano Allan Davis al termine dei 262,7 km corsi in 6 ore 21’49” alla media di 40,417 km/h.
“Non realizzo ancora questo sogno – ha detto il nuovo campione del mondo all’arrivo – ma sentivo che il percorso si adattava alle mie caratteristiche e non ho perso la calma nemmeno quando gli italiani hanno dato uno scossone alla gara”.
Grande battuta, comunque, è proprio l’Italia, solamente quarta con Pozzato dopo aver comandato a lungo le operazioni con Visconti, Nibali, Bruseghin e Paolini.
Foto d'apertura: Keystone