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Della Valle"Non c'e' condivisione del progetto"

24.09.09 - 18:34
"Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto"
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"Non c'e' condivisione del progetto"
"Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto"
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Andrea Della Valle spiega, in una lettera ai tifosi, il perché dell'addio ai viola: "Non c'è condivisione del progetto". L'ormai ex numero uno viola esterna tutta l'amarezza provata nei mesi scorsi, confermando che se qualcuno vuole rilevare la società, i fratelli Della Valle sono pronti a vendere. "Da alcuni mesi- scrive Andrea Della Valle -avverto in modo forte che non c'è più la necessaria condivisione del nostro "Progetto" che, con coerenza e serieta', ho cercato di portare avanti in questi anni di mia Presidenza, grazie anche al grande e decisivo supporto di Voi tutti e della città. Un clima ben diverso da quello che si percepiva anche quando andavamo tutti a sostenere una squadra che si chiamava "Florentia Viola" (non avendo trovato al nostro arrivo nemmeno il nome storico della Societa'), che giocava in serie C2 in piccoli paesi della provincia italiana. Momenti in cui si sentiva chiaro l'amore comune, e la voglia di accettare una sfida, per una squadra che aveva di fronte un percorso lungo e difficile, e da più parti ritenuto impossibile. Tutti insieme, da allora, abbiamo fatto tanta strada, e credo che dobbiamo esserne orgogliosi; abbiamo ridato alla bella citta' di Firenze una squadra ai vertici del calcio nazionale ed europeo, una società solida e ben gestita, una tifoseria che tutti riconoscono corretta, passionale ed appassionata".

Andrea Della Valle guarda anche al futuro della Fiorentina, che potrebbe anche avere un nuovo proprietario. "Il futuro dovrà essere quello di avere una società sempre meglio organizzata, che abbia, o possa generare, le risorse necessarie per autofinanziarsi e, allo stesso tempo, guardare ad importanti obiettivi sportivi, che sono poi la parte che, giustamente, è più vicina al cuore dei tifosi. Per realizzare questo sogno, tenendo conto dei tempi necessari, ciò che piu' occorre, oltre ai mezzi economici, è la fiducia e la convinzione reciproca di tutti noi che questi obiettivi li possiamo raggiungere. Proprio la fiducia è quello che ora ho sentito mancare intorno alla societa'; ed e' quindi questo che mi ha portato a decidere di prendere una pausa di riflessione nella gestione diretta della società. Per quanto riguarda l'indispensabile rapporto di fiducia reciproca, con grande franchezza, voglio che la citta' di Firenze e tutti i tifosi sappiano che, se si ritiene che ci sia qualcun altro più adatto di noi a portare avanti questo progetto, si faccia avanti ora e, se avrà le necessarie garanzie per attuarlo, siamo pronti a farci da parte e consegnargli in mano la società, se questo è quello che serve. Quello che a me sta più a cuore è che questa società raggiunga obiettivi sempre più alti e che tutti quelli che la sostengono con fede siano soddisfatti e sereni".


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