I fischietti decisi a non scendere in campo se la Lega continuera' a proporre come nuovo accordo di lavoro un salario inferiore del 10%
Sciopero alle porte del mondo dei fischietti della NBA. Gli arbitri della lega pro americana non sono, infatti, d'accordo con la volontà della NBA di ridurre i loro salari a partire dalla prossima stagione e ora all'orizzonte si profila uno sciopero come accadde nella stagione 1995/96. La lega per correre ai ripari sta intanto reclutando i fischietti della NBDL, il campionato di sviluppo. Il precedente contratto era scaduto lo scorso primo settembre, ma per ora sembra che le parti non riescano a trovarne uno nuovo e attualmente c'è il concreto rischio che la stagione possa aprirsi senza Dick Bavetta (il veterano degli arbitri della NBA) e i suoi colleghi. Una situazione molto ingarbugliata con il campionato alle porte (si parte con la preseason il primo ottobre) e con il rischio concreto che, come nello storico precedente, la NBA sia costretta a servirsi dell'operato dei fischietti della lega di sviluppo.
Le trattative, teoricamente interrotte da mercoledì scorso dopo che il commissioner della Lega David Stern aveva accusato i fischietti di aver rinnegato un precedente accordo, stanno andando comunque avanti ma per ora i 57 arbitri riuniti in un hotel dell'aeroporto O'Hare di Chicago hanno rifiutato l'ultima offerta della Lega che per ora sembra intenzionata a modificare i tagli: 10% in meno dei 32 milioni di dollari, la somma che la NBA spende per gli arbitri. Una decurtazione che non piace affatto ai fischietti e al loro negoziatore nella trattativa Lamell McMorris, persona che ha il pieno appoggio di tutto il corpo arbitrale. L'unica certezza è che se l'accordo ci sarà, questi arriverà su base biennale da dover poi ridiscutere nel 2011, quando, si spera, la crisi economica mondiale sarà stata superata.
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