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HOCKEYDiego De Bernardi: "L’Ascona merita strutture sportive adeguate!"

18.08.09 - 12:59
Il presidente verbanese non smobilita dopo l’amara relegazione in Terza Lega e punta al riscatto con una squadra giovane e competitiva ponendo come base però la richiesta di una Siberia coperta
Ti-Press/Davide Agosta
Diego De Bernardi: "L’Ascona merita strutture sportive adeguate!"
Il presidente verbanese non smobilita dopo l’amara relegazione in Terza Lega e punta al riscatto con una squadra giovane e competitiva ponendo come base però la richiesta di una Siberia coperta
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ASCONA - Retrocesso la scorsa stagione in Terza Lega, l’HC Ascona punta già quest’anno al pronto riscatto. Occorrerà un grosso lavoro per ritrovare le giuste sensazioni, ma gli stimoli per far bene ci sono. La squadra, in parte rinnovata ed affidata all’ex giocatore Christian Nicora, vuole subito essere protagonista.
Compito di certo non facile vista la concorrenza piuttosto agguerrita. Il presidente Diego De Bernardi spiega con quale spirito la società si accinge affrontare il campionato 2009/2010: “La relegazione non è logicamente facile da digerire. Da alcuni anni eravamo in bilico, nell’ultima stagione siamo purtroppo caduti e questo pur avendo lavorato anche bene dal profilo tecnico. Da una parte quindi la delusione, dall’altra però non ci siamo arresi ed anzi abbiamo cercato di reagire prontamente, mettendo subito a fuoco le priorità su cui basare l’immediato futuro”.
In poche parole, ricostruire un collettivo in grado di recitare un ruolo importante in Terza Lega: “Esattamente, anche perché il torneo, unificato come si sa a quello di Quarta, si annuncia assai difficile ed interessante visto che ci sono compagini di un certo valore come Pregassona, Vallemaggia ed il Varese, tanto per citarne alcune. Noi cercheremo di inserirci e di fare la nostra parte per qualificarci per la poule di promozione”.
L’Ascona ha del resto un passato di un certo prestigio da difendere, non dimentichiamo che è persino arrivato a giocarsi gli spareggi per salire in Lega Nazionale B: “Giusto. E vogliamo cercare di fare il possibile per onorarlo, tanto più che quest’anno festeggiamo il 70° di fondazione. Noi faremo del nostro meglio, ma il nostro desiderio è pure quello di poter lavorare in condizioni ideali”.
Facile allacciare il tema alle strutture sportive. La pista della Siberia appare piuttosto vetusta e senza… tetto: “E questo ci condiziona non poco visto che possiamo sfruttare l’impianto solo per quattro mesi al posto di nove come avviene in altre regioni della Svizzera. Purtroppo i nostri politici non hanno capito che il nostro interesse è quello di valorizzare i giovani e non solo quelli di Ascona. Mi sembra inverosimile che non si riesca a costruire un impianto per una regione che conta circa 50'000 abitanti. A Locarno la politica è sempre litigiosa su tutto, anche per cinquanta metri di un magazzino da costruire sopra una clinica. Per lo sport invece il discorso è diverso, noi dell’hockey meritiamo maggiore attenzione”.
L’Ascona comunque va avanti per la sua strada: “Certo! Vogliamo essere protagonisti e le basi per farlo ci sono, quindi personalmente sono fiducioso”.
Marco Galli

Foto d’apertura: Ti-Press/Davide Agosta

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