Lo scrittore presenterà il suo “Terra bruciata. Le streghe, il boia e il diavolo”
LUGANO - Sarà Gerry Mottis ad aprire la serata conclusiva dell'edizione 2018 di Poestate.
Dalle 18 di sabato 2 giugno lo scrittore e regista teatrale presenterà “Terra bruciata. Le streghe, il boia e il diavolo”, edito nel 2017 per l'editore Gabriele Capelli di Mendrisio.
“Terra bruciata” è un romanzo storico corale, ambientato in Mesolcina nel periodo buio della persecuzione alle streghe. Si tratta di una narrazione a cavallo tra realtà documentata e finzione: la vicenda ruota attorno a quattro processi che si svolsero realmente tra il 1613 e il 1615 e i cui verbali sono stati trascritti fedelmente nell’italiano di oggi. Il loro esame ha riportato alla luce nomi reali, tradizioni popolari, presunti malefici, torture atroci, assurde superstizioni e palesi ingiustizie del nostro passato, che hanno contrassegnato le valli alpine e tutta l'Europa.
Mottis, classe 1975, è originario di Lostallo (GR) ma vive a Camorino. È insegnante di italiano e storia. Scrittore dal 2000, ha pubblicato sette opere, tra cui "Oltre il confine e altri racconti" (Dadò 2010) e i romanzi storici “Fratelli neri. Storia dei primi internati africani nella Svizzera italiana” (Dadò 2015) e il già citato “Terra bruciata". È inoltre consulente linguistico per la trasmissione di Rete Uno “La consulenza”, con Antonio Bolzani.