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MANNOIntelligenza artificiale? Pensiamoci su

21.05.18 - 08:00
All'Usi un corso per indagare il tema sotto il profilo etico-filosofico: il computer si emoziona? Ha desideri? Responsabilità morali?
Intelligenza artificiale? Pensiamoci su
All'Usi un corso per indagare il tema sotto il profilo etico-filosofico: il computer si emoziona? Ha desideri? Responsabilità morali?

MANNO - Lo scorso anno, in Svizzera era novità assoluta. Ticino a fare da apripista, nell'offrire quello che resta il primo master di intelligenza artificiale, proposto dalla facoltà di scienze informatiche dell’Usi in collaborazione con l'istituto Dalle Molle. Studenti da ogni parte del mondo: in secondo luogo l'Italia, certo, ma anche l'America, l'Ucraina, il Portogallo, l'India, la Cina. 

L'interesse cresce, assieme alle preiscrizioni - Un anno dopo, è già tempo di mettersi a riflettere. Il percorso di studi resta, non poteva essere altrimenti, con le sue preiscrizioni in evidente crescita; ma si approfondisce e si apre alla filosofia, per indagare il tema sotto il profilo etico. 

La tecnica non basta - «Il nostro non è mai stato un interesse puramente tecnico – spiega Luca Gambardella, direttore dell'istituto Dalle Molle per l'intelligenza artificiale  – Oltre a spiegare "che cosa fa" e "come", abbiamo sempre cercato di porre delle domande su quali fossero i confini da non varcare a cuor leggero. Fino a che punto delegare? La macchina, sempre più "bodyless",  fa semplicemente al posto nostro o è una sorta di consigliere artificiale che ci lascia la decisione ultima? Dove stiamo andando?».

Ma il computer è buono, cattivo o niente? - Domande che il nuovo corso in partenza nella primavera 2019, erogato all'interno del master di filosofia, prova a declinare più nello specifico sul pensiero "umano" di una macchina. «Può un computer ragionare come un uomo, provare emozioni e desideri, essere buono oppure cattivo, prendersi la responsabilità morale delle proprie azioni, scoprirsi consapevole si se stesso?». A questi quesiti, che sono anzitutto dubbi, si proverà a rispondere, cavalcando un argomento di attualità e di moda destinato a dominare il business prossimo e futuro. 

Non facciamoci sorprendere - Chatbot, previsioni finanziare, traduzioni, guida autonoma o anche riconoscimento dei tumori: le applicazioni dell'AI sono infinite. Il rischio di lasciarsi cogliere di sorpresa elevato, se non ci si ferma a riflettere subito e capire. Serve fermarsi? E dove?

 

 

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COMMENTI
 

nordico 5 anni fa su tio
Google sta investendo enormemente nella ricerca sull'intelligenza artificiale (AI) e sulle sue applicazioni. Ogni passo avanti dell'AI è un colpo sparato sul mondo dell'occupazione. Questi colpi si avvertono già nelle fabbriche e nei centri logostici automatizzati, ma il bello arriverà quando i robot progetteranno altri robot, togliendo il lavoro ai nostri architetti digitali e programmatori di processi industriali. Anche i lavori di routine di medici e avvocati, come pure le prestazioni di taxisti, guidatori di camion, segretarie / centraliniste, cassiere, coordinatori, insegnanti e addetti ai fast food verranno se non altro ampiamente ridimensionati. Avvantaggiati saranno le persone creative e quelle altamente specializzate. Non (molto) toccate saranno le professioni di artigianato e di installazione. E tutti gli altri? Sarà compito dei politici trovare le soluzioni, che possono andare dalla tassazione dei robot fino al reddito di cittadinanza. Rispondere alle ultime domande dell'articolo è relativamente semplice: In un mondo competitivo come quello attuale non ci si può fermare, il processo è irreversibile e sempre più veloce. Chi si ferma è perduto.

Lore62 5 anni fa su tio
Risposta a nordico
...quando avverrà la singolarità tecnologica, non si salverà più nessuno! Ed è più vicina di quanto si crede...

siska 5 anni fa su tio
Potrebbe servire per meglio istruire ed aiutare persone con una certa difficoltà nell'apprendimento di alcune materie specifiche e valutando l'emotività delle persone. Potrebbe diventare il compagno/a di banco o di lavoro e quando lo/la studente, l'impiegato/a, etc saranno giunti a perfezionarsi ed ecco che il compagno/a-computer ti dirà stop a vita o ti dirà vai avanti che potrai farcela. L'unico neo: potresti mandarlo a quel paese senza che lui (il computer) ti risponda picche? Magari potrebbe arrivare a denunciarti perché gli hai detto una parolaccia!!
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