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L'OSPITEL'importanza di essere liberali radicali

13.04.21 - 08:10
Cristiano Poli Cappelli, Candidato PLR n. 42 al CC, Carlo Regondi, Candidato PLR n. 43 al CC
Regondi, Poli Capelli
L'importanza di essere liberali radicali
Cristiano Poli Cappelli, Candidato PLR n. 42 al CC, Carlo Regondi, Candidato PLR n. 43 al CC

È impegnativo in questi anni essere liberali, in una società dove il populismo la fa da padrona ed è più facile attaccare le idee degli altri piuttosto che difendere o discutere le proprie, scaricando sempre su di altri le colpe di qualsiasi malessere. Avere sempre come riferimento l’individuo significa, per il pensiero liberale, maturare responsabilità e crescere interiormente qualora si fallisca in qualche progetto. Ci si deve guardare dentro e favorire un processo critico che permetta di progredire piuttosto che continuare a cercare presunti colpevoli esterni.

Essere e credere nei valori liberali consiste nel coltivare l’idea filosofica del dubbio, l’idea che esistano diverse visioni su come giungere ad un determinato obiettivo. Liberalismo significa sottolineare una visione di uomo pensante che fa dello scambio, anche aspro, di opinioni e di idee, la base di ogni progresso. Senza questo momento scambio di pensiero ci si rivolge di fronte ad uno specchio, in una crisi di senso, in maniera analoga a quanto accade per gli algoritmi dei Social Network: si finisce col cercare e conoscere solo le cose di cui siamo convinti, solo le cose che vogliamo sentirci dire.

Lo scambio di idee ed i confronti accesi sono il motore su cui basa una democrazia. A volte questi scambi si tramutano in scontri, più o meno intensi, ma è proprio da questi scontri che nascono le idee più innovative e più efficaci. Guai se a nelle formazioni politiche e sociali mancasse il dibattito interno: quelle formazioni non avrebbero la capacità di rinnovarsi, di modificarsi, di adattarsi alle esigenze di un mondo che si evolve rapidamente.

Essere liberali radicali è, oggi, ancor più un orgoglio perché essere liberali vuol dire credere nell’individuo, le sue peculiarità, nei suoi diritti e nella sua capacità di affrontare il mondo: nel rispetto dei doveri nei confronti dello Stato.

Essere liberali oggi significa credere nelle proprie idee e lottare per rendere un’idea innovativa un qualcosa di concreto. Questa è la nuova sfida del liberalismo: credere fermamente nella propria visione dell’individuo e uscire dalla retorica delle soluzioni semplici, credere nell’etica dei comportamenti e nella cultura politica: credere nel cambiamento, nel potere del nuovo, nel coraggio di fare delle scelte.

Infine, un liberale non può che rispettare il pensiero altrui e in politica, di conseguenza, onorare le regole del gioco e lo stato di diritto che ci protegge tutti dalla volontà di chiunque.

Per questi e molti altri motivi speriamo che le idee, i valori ed i confronti (e a volte anche gli scontri) dei liberali possano caratterizzare ancora per molto tempo la politica locale e nazionale, ed esortiamo tutti i concittadini ad esercitare quello che, prima ancora che un diritto, è un dovere civico, ossia esprimere il proprio voto e partecipare attivamente alla scelte del proprio futuro.

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