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LUGANOStabile storico, quando mi dissero di lasciare perdere

25.03.21 - 14:14
Luca Campana candidato PPD al consiglio comunale
Luca Campana
Stabile storico, quando mi dissero di lasciare perdere
Luca Campana candidato PPD al consiglio comunale

LUGANO - Modine che si innalzano ancora per ben sei piani e per quasi tutto il lotto prima appartenente alle ARL di Lugano in quel di Viganello, questa in breve è una di quelle visioni che fa ben capire il volume dello stabile che avrebbe potuto sorgere nel quartiere popoloso di una zona a forte traffico e interesse.

Il classico dado per la trasformazione a senso unico del sedime sembrava tratto, la fine del prezioso immobile immediata, fino a quando mi scrisse in privato una consigliera comunale il quale mi disse che era riuscita nel votare una mozione per rivedere il comparto e quindi salvaguardare lo storico stabile, ho capito che era possibile gioire per una battaglia vinta, ora servirà vincere la guerra.

Ma prima di arrivare alla svolta mi era stato detto di lasciar perdere perché non serviva a niente opporsi, ma non mi feci scoraggiare ed inviai ai Media il primo articolo di salvaguardia intitolato "la vendita dello stabile ARL tutto bene? Del 28.11.19.

Quello che una volta probabilmente apparteneva al Comune è un lotto molto pregiato, nonché storico e che apparteneva al magazzino della società che gestiva la ferrovia Lugano-Cadro-Dino.

Il cittadino ama il proprio quartiere e la propria città è piuttosto inviso a certi comportamenti demolitori; quando ho appreso delle intenzioni da parte di un grosso gruppo di abbatterlo, mi sono interessato tramite persone legate alla politica e alle associazioni per intraprendere un'azione personale volta alla salvaguardia del mappale e da più persone sono stato redarguito dall'impossibilità di scampare a interessi di grandi d'imprese edili.

Subito dopo ho avuto un confronto con un responsabile di ARL sul mio scritto e sulle possibilità di vendita, mi rese attento delle regolarità del progetto e tutto doveva proseguire, ma non per me, anche posteriormente molte persone si sono mobilitate per salvare il salvabile.

In quartieri popolosi come quello di Viganello oppure Pregassona dove il problema spazi da vivere e strutture da mantenere rappresenta una problematica seria, mi ha stupito (ed era il 19.04.19) leggere della vendita per nuova costruzione da parte di ARL, società privata da tempo.

Inutile dire le critiche che la stessa ha suscitato, per alcuni non aveva senso mettersi di traverso, eppure a qualcosa evidentemente è valso.

Si sono poi susseguite prese di posizione da parte di un movimento con la raccolta di firme (ben 1500 firmatari) con una petizione consegnata al Municipio che ha sortito l'effetto di fermare la demolizione.

Tutto lecito nelle prassi giuridiche e nel diritto di compera del mappale, ma il sacrificio di opere di rilevanza diventano indigeste, la memoria storica ha portato il mio pensiero a opere ormai più esistenti come quelle del Castello di Trevano che purtroppo non ho mai potuto vedere, se non in stupende fotografie d'epoca.

Grazie alla buona politica e a comuni cittadini siamo riusciti in un Davide contro Golia, ciò rincuora per il futuro perché ormai non c'è niente di scontato nella nostra Lugano dove gli interessi personali spesso prevalgono sulla logica comunitaria.

Però la guerra non è ancora finita.

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