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CASTEL SAN PIETROChe fine farà la nostra Cooperativa?

11.03.21 - 22:25
PPD e Generazioni Giovani Castel San Pietro
Archivio Tipress
La Cooperativa di Castello, in una foto d'archivio.
La Cooperativa di Castello, in una foto d'archivio.
Che fine farà la nostra Cooperativa?
PPD e Generazioni Giovani Castel San Pietro

CASTEL SAN PIETRO - A scadenze regolari, l’importante tema dei negozi di paese torna agli onori della cronaca. In poche occasioni è da ricondurre a notizie positive, ma spesso sono i problemi di esistenza e di gestione a preoccupare la popolazione. L’importanza sociale della presenza in ogni paese di un negozio è ormai ben conosciuta, ma questa esistenza, molto frequentemente, è a rischio per i motivi ormai noti, quali la spesa presso i grandi centri commerciali o oltreconfine e, non da ultimo, al cambiamento delle abitudini della popolazione.

Come Partito Popolare Democratico ci chiediamo: la nostra Cooperativa di Castello quale futuro avrà?

Il negozio venne aperto nel 1917 con sede in Piazzetta Nevell (allora Piazzetta Riforma), ora via Nevell 10. La Società Cooperativa di consumo approvò nel 1942 lo statuto che regge ancora adesso la Società. Nel 1959 acquistò dal Comune il terreno ed edificò lo stabile ancora oggi utilizzato in centro paese.

Fino a qualche anno fa il fatturato annuale superava regolarmente il milione, ma a poco a poco, questa situazione andò peggiorando, malgrado i numerosi appelli alla popolazione. Il Consiglio di Amministrazione decise di proporre all’assemblea del 1° giugno 2016 la chiusura del negozio.

Questo non avvenne grazie alla disponibilità di nuove persone e, soprattutto, alla garanzia del Municipio che propose al Consiglio Comunale di costituire con la Cooperativa un diritto di compera del terreno e dello stabile a beneficio del Comune per un credito complessivo di fr. 705'000, versandone già una parte per coprire i debiti accumulati.

La situazione non ebbe un miglioramento sufficiente e il Consiglio di Amministrazione propose nel 2018 all’assemblea di dare in gestione il negozio a una Società privata. In questi mesi però la situazione sembra proprio peggiorare (nemmeno i sacchi comunali dei rifiuti vengono venduti!) e gli ormai pochi frequentatori, vedendo gli scaffali quasi vuoti, hanno ben poche speranze, soprattutto davanti ai molti screzi diventati pubblici tra il gestore e il Consiglio d’Amministrazione. Purtroppo le notizie ufficiali scarseggiano, in quanto gli oltre 100 soci non sono stati convocati all’assemblea ordinaria negli ultimi due anni.

Il Partito Popolare Democratico è partecipe di queste preoccupazioni e più volte in Municipio e Consiglio Comunale si è fatto parte attiva per discutere il tema, per proporre e trovare una via d’uscita. Siamo consapevoli che la Società cooperativa e il suo Consiglio d’Amministrazione sono proprietari, rispettivamente amministratori dello stabile, ma il Municipio deve essere in prima linea per far sì che il nostro negozio di paese possa risorgere.

La collaborazione e l’aiuto al CdA, se quest’ultimo lo vorrà, è fondamentale, così come una visione a lungo termine che permetta alla pianificazione del centro paese di riconoscere l’importanza della presenza di negozi di prima necessità, riservando loro alcuni spazi. A breve termine si dovrà valutare, con il CdA come evitare una possibile chiusura, e, soprattutto, individuare il momento e la strategia migliore possibile per procedere a esercitare il diritto di acquisto comunale, che scadrà entro fine 2026, per garantire il futuro al negozio.

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