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TI.MAMMEIdratazione in gravidanza: l’importanza dell’acqua

09.04.22 - 08:00
Quanto bere durante la gestazione per il benessere di mamma e feto?
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Idratazione in gravidanza: l’importanza dell’acqua
Quanto bere durante la gestazione per il benessere di mamma e feto?

Una tra le raccomandazioni più frequenti per il benessere dell’organismo è quella di bere molta acqua, tra sei e dieci bicchieri al giorno, pari a 1,2 e 2 litri. Quantità che aumenta praticando attività fisica, in caso di aumento della sudorazione per febbre o clima eccessivamente caldo, per perdita di liquidi a causa di vomito o dissenteria. Anche gravidanza e allattamento richiedono il consumo di molta acqua per la salute di mamma e bambino. Durante la gestazione, infatti, per consentire la crescita del feto il corpo femminile subisce dei cambiamenti e tra questi c’è l’aumento del volume del sangue che scorre nella placenta, e per questo è indispensabile una corretta idratazione. Sebbene non esista una correlazione diretta tra la quantità di acqua assunta dalla mamma e quella del liquido amniotico, le donne in dolce attesa devono bere di più.

Due litri è il quantitativo di acqua da bere quotidianamente secondo il consiglio dei medici, da aumentare durante l’estate e negli ultimi tre mesi di gravidanza per favorire la giusta idratazione della mamma e, di conseguenza, per apportare tutti i benefici al piccolo, a cominciare dalla formazione e dalla conservazione del liquido amniotico del quale l’acqua è componente basilare. Il liquido amniotico, infatti, viene rinnovato dall’organismo ogni tre ore circa con un grande consumo di acqua e per i nove mesi di gestazione è l’ambiente naturale del nascituro ed arriva al volume di un litro al termine della gravidanza. Una condizione di disidratazione oltre ad essere deleteria per la donna, avrebbe ripercussioni negative anche sulla salute del feto, a causa della diminuzione del liquido amniotico che può rappresentare una sofferenza fetale cronica.

È importante, quindi, mantenere costante ed abbondante il consumo quotidiano di acqua così da assicurarsi una corretta idratazione utile per la salute dei reni, per la regolarità intestinale, per combattere la ritenzione idrica e per evitare possibili infezioni delle vie urinarie. Due litri di acqua sono, quindi, la soglia ottimale di consumo giornaliero per una donna incinta, ma che tipo di acqua scegliere? Quella a basso contenuto di sodio evita i gonfiori ed andrebbe alternata con acqua a media mineralizzazione ed acqua bicarbonato-calcica in grado di garantire il giusto apporto di calcio. Acqua liscia o frizzante è uguale e quindi si può scegliere tranquillamente in base alle personali preferenze.

TMT (ti.mamme team)

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