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TI.MAMMEIl senso di colpa dei genitori

23.08.21 - 08:00
Come gestire la lontananza dai figli e ritagliarsi il proprio tempo senza scrupoli
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Il senso di colpa dei genitori
Come gestire la lontananza dai figli e ritagliarsi il proprio tempo senza scrupoli

Di solito è colpa del lavoro che assorbe sempre troppo tempo lasciandone poco (o comunque meno di quanto se ne vorrebbe) da trascorrere con i figli. Ma ci sono anche altre attività che mettono in moto il proverbiale senso di colpa dei genitori. Un aperitivo con le amiche, l’iscrizione in palestra, un bagno rilassante, un’ora dedicata alla lettura di un libro: possono essere fonte di rimorsi, soprattutto per le mamme che si sentono spesso in difetto nelle attenzioni dedicate alle proprie creature. Diciamo subito che il senso di colpa ha anche una valenza positiva perché permette di riflettere sulle proprie emozioni e sulle priorità della propria vita. I momenti trascorsi senza i figli piccoli diventano importanti a livello personale ed aiutano, comunque, a rispettare la propria identità senza dimenticare che oltre ad essere un genitore si è mamma, donna, figlia, sorella, lavoratrice e per essere serena ed appagata è necessario sentirsi realizzata in tutti i propri ambiti di azione. Attenzione particolare deve essere posta anche al comportamento che deriva dal senso di colpa per essere mancata qualche ora.

Spesso, infatti, si ricorre al giocattolo per farsi perdonare, un oggetto portato al piccolo abbandonato per il proprio egoismo come fosse la divinità da imbonire per ottenerne il perdono. Per “perdonarsi” e vivere serenamente anche le lontananze bisogna ricordare che la qualità del tempo trascorso con i propri figli è sempre più importante della sua quantità e che allontanarsi occasionalmente da loro, li aiuta a sviluppare autonomia e indipendenza. Inoltre anche essere troppo presenti può avere delle conseguenze negative, poiché rende immancabilmente apprensivi. Una mamma lavoratrice (perché è il lavoro il principale motivo di allontanamento) sarà più gratificata personalmente e non dovrà realizzarsi attraverso i propri figli, con tutta la negatività che questo comporta. E poi ricordiamo che le mamme lavorano per i propri figli, per garantire loro istruzione, salute e divertimenti. Altro che senso di colpa!

TMT (ti.mamme team)

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