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TI.MAMMEFar la spesa con i bambini evitando i capricci

26.07.21 - 08:00
Saper dire “no” alle continue richieste dei piccoli è un’arte da affinare con pazienza
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Far la spesa con i bambini evitando i capricci
Saper dire “no” alle continue richieste dei piccoli è un’arte da affinare con pazienza

Esiste una leggenda metropolitana che racconta dello spavento provocato dalle mamme con prole al seguito nei supermercati. Sembra infatti che spesso i cuccioli d’uomo si rendano protagonisti di siparietti sconcertanti con tanto di urla e strepiti al “no” convinto pronunciato dalla mamma all’ennesima richiesta di acquisto delle più svariate forme di junk food. Può sembrare uno scherzo, ma non lo è i capricci da supermercato sono un passaggio inevitabile nella vita di ogni mamma costretta a portare il proprio pargolo a far la spesa. A nulla serviranno le accortezze per non farlo infastidire a causa di abbigliamento inappropriato e per non farlo annoiare coinvolgendolo nella scelta dei prodotti, magari insegnandogli qualcosa se l’età lo consente. Inevitabile arriverà il temuto «mamma compriamo…?» seguito da un elenco infinito di dolciumi e snack, scandito come fosse l’oracolo di Deli.

Poi arriverà qualcosa di davvero irrinunciabile agli occhi del pargolo e l’ennesimo no deciso della mamma trasformerà l’adorabile pupetto in un concentrato di decibel esternati con la potenza di un idrante. Le reazioni in simili situazioni possono prevedere la vergogna della mamma, che pur di calmare il figlio lo accontentano non potendolo smaterializzare, o la sua stoica resistenza nonostante gli sguardi perplessi e incuriositi dei presenti. Ça va sans dire che il comportamento corretto è il secondo, anche se richiede parecchio sangue freddo, ma bisogna mantenere il punto, soprattutto per evitare che il piccolo ribelle possa considerare il capriccio uno strumento per ottenere tutto ciò che gli passa per la mente. Qualunque sia la performance del pupattolo capriccioso, bisogna ignorarne gli effetti sulla platea di presenti e fermarsi a guardarlo fisso negli occhi confermando che non si è disposti a compromessi.

Il no è definitivo e al cospetto di tanta fermezza, anche il piccoletto sarà costretto a demordere. Crescendo le richieste diminuiranno e le reazioni ad eventuali rifiuti saranno più contenute, ma potrebbero concentrarsi in uno sguardo deluso o in un silenzio di frustrazione. Atteggiamenti che un genitore nota e dei quali si rammarica. Diventa utile, in queste circostanze, aiutare i più grandicelli ad imparare l’inutilità di alcune spese. Indicato un budget predefinito, si potrà spiegare loro che qualsiasi spesa extra potrebbe essere pesante per l’economia familiare e quindi è preferibile concentrarsi sui beni necessari comprendendo anche qualche piccolo extra nel caso di un risparmio che faccia avanzare qualcosa del budget.

TMT (ti.mamme team)

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