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TI.MAMMEBasta poco per essere felici! Parola di psichiatra

10.05.21 - 08:00
Poche e semplici regole per conquistare ottimismo e serenità secondo il guru francese Michel Lejoyeux
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Basta poco per essere felici! Parola di psichiatra
Poche e semplici regole per conquistare ottimismo e serenità secondo il guru francese Michel Lejoyeux

La felicità è una cosa semplice. Almeno così dice lo psichiatra francese Michel Lejoyeux, esperto di psicologia cognitiva e disturbi dell’umore. Un’autorità in questo campo che ha divulgato il decalogo della provetta happy people: dieci raccomandazioni anche facili da praticare, che formano la tecnica del nexting. Il punto di partenza del metodo è l’idea che la felicità possa essere raggiunta cambiando l’approccio alla realtà perché essa è già presente nella nostra mente ed è solo necessario seguire i giusti slanci per visualizzarla. «Nel nostro cranio custodiamo una formidabile macchina del buonumore, il problema è che ci è stata fornita senza il manuale di istruzioni» afferma Lejoyeux ed indica le dieci mosse per conquistare la felicità. 

Da dove cominciare? Dalla gratitudine! Lamentarsi di quello che manca o che gli altri non fanno per noi relega ad una posizione passiva da trasformare in attiva ringraziando per ciò che si ha e che gli altri fanno per noi. E poi niente routine, per mantenere vispo il cervello, e niente sensi di colpa e scuse a profusione. Cattive notizie senza esagerare per non finire nel vortice della nostalgia collettiva, e niente commiserazione: invece che piangersi addosso è bene cercare un modo per cambiare la realtà. E ancora, vietato immagazzinare dispiaceri: è più salutare dimenticare, via libera al pesce che è un antidepressivo naturale, fare l’amore è sempre meglio che litigare e fa bene alla salute ed alla coppia. 

Per finire due indicazioni curiose: il metodo Tom e Jerry e la formula I Owe You (ciò che ti devo). Il primo rappresenta la logica dell’automatismo, ovvero la risposta innescata (si dice Tom e si pensa subito a Jerry), che si innesca quando ci si aspetta il peggio dalle circostanze, l’altra è una pratica di ringraziamento che sta in un IOY. Per disattivare l’automatismo si può imparare a giocare con le parole immaginando le possibili alternative, mentre scrivere quello per cui si è grate al partner, ai figli, ai genitori, alla migliore amica e regalare questa dichiarazione, è un perfetto IOY, che diventerà un promemoria di felicità o un’iniezione di positività in qualsiasi momento cupo.

TMT (ti.mamme team)

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