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TI.MAMMEArmine Harutyunyan, l'antidiva social

29.09.20 - 08:00
Una lotta agli stereotipi, tra body shaming ed attacchi degli haters
Keystone
Armine Harutyunyan, l'antidiva social
Una lotta agli stereotipi, tra body shaming ed attacchi degli haters

Sul web impazza da diversi giorni, ormai, il caso di Armine Harutyunyan, la giovane armena erroneamente indicata come il nuovo volto della maison Gucci. Illazioni, ipotesi, commenti ed offese si moltiplicano sul conto della ragazza, classe 97, colpevole di non essere bella come i canoni convenzionali impongono e di essere lo strumento usato dalla casa di moda per una strategia di marketing. Tutto sbagliato, in realtà,  ma gli haters, si sa, non hanno tempo e voglia (intelligenza?) di informarsi sulle verità e si limitano ad esprimere giudizi dall'alto della propria pochezza. Armine, in realtà, è un'aspirante artista che ha studiato graphic design e, solo per caso, nel 2019 si è ritrovata a sfilare per Gucci, dopo essere stata notata da un talent scout a Berlino ed essere stata fortemente voluta in passerella dal direttore creativo del marchio, Alessandro Michele. 

Qual è il problema? In realtà non ci dovrebbe essere alcun problema, ma la rete ha generato il solito pandemonio nel quale si sono scatenati i profanatori della dignità personale responsabili dell'ennesimo episodio di body shaming. Armine Harutyunyan non è il nuovo volto di Gucci, ma è diventata, a pieno diritto, il più recente simbolo dell'eterna lotta agli stereotipi che costringono personaggio poi o meno noto, a difendersi dell’arroganza di giudizi emanati sull'onda di un'invidia latente pronta a schizzare veleno per mezzo di commenti con i quali si vorrebbe trascinare i bersagli del proprio odio nel baratro della propria pochezza d'animo. 

I più bersagliati, come è facile immaginare, sono i vip sempre sotto i riflettori ed è proprio da loro che arrivano risposte incisive agli immancabili haters. Drew Barrymore, per esempio, dopo aver lottato contro i chili di troppo acquisiti durante la gravidanza, è rimasta un baluardo della lotta al body shaming, ed a lei si ispirano tante donne avvilite da offese e dileggi ed afflitte da problemi di autostima. Il consiglio, condivisibile, dell'attrice è quello di non paragonarsi alle star ed alle loro forme invidiabili,  perché è la vita reale il terreno sul quale far crescere l'autostima da mostrare e trasmettere anche ai propri figli, per renderli fuori contro gli inevitabili attacchi degli indicatori seriali. 

TMT (ti.mamme team)

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