TI.MAMMERitardare la menopausa è possibile

Gravidanza ed allattamento esclusivo al seno, effettuato per almeno 7 mesi, sono nemici della menopausa precoce. La scomparsa della funzionalità ovarica prima dei 45 anni è un problema che riguarda circa il 10% delle donne occidentali con pesanti conseguenze salutari e psicologiche, causate dalle alterazioni ormonali. 

A scandire i tempi della menopausa sono prima di tutto gli ovociti: il loro numero e la velocità con cui si riducono, mentre proprio gravidanza e allattamento al seno ritardano questo processo, visto che rallentano l'ovulazione e, quindi, proprio la riduzione del numero degli ovociti. Anche uno studio, pubblicato su JAMA - Obstetrics and Gynecology e condotto dal dall’Università del Massachussetts su quasi 110 mila donne americane tra i 25 ed 42 anni, ha confermato questa indicazione.

La ricerca, durata 25 anni, ha registrato gravidanze ed allettamento delle partecipanti confrontandoli con l'arrivo della menopausa e rilevando che le donne che portano a termine la gravidanza hanno un rischio di gravidanza precoce inferiore di circa l'8%, valore raddoppiato nel caso di due gravidanze a termine.

Lo studio non ha analizzato i motivi per i quali gravidanza ed allattamento al seno ritardino la menopausa, ma si ipotizza che tutto ruoti intorno all'ovulazione secondo una certa logica, ovvero: più lenta è la perdita degli ovociti, più lontana è la menopausa. L'esito di questa ricerca, inoltre, coincide con i consigli diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità.

L'OMS, infatti, già due anni fa aveva invogliato le neo mamme a preferire l'allattamento al seno almeno per i primi 6 mesi di vita dei propri figli, prima di procedere all'introduzione di altri cibi complementari pur continuando con la somministrazione di latte materno sino ai due anni ed oltre. La ricerca americana avrà sicuramente approfondimenti chiarificatori, ma rappresenta comunque un'importante indicazione.

TMT (ti.mamme team)

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