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TI.MAMMELa triste realtà delle spose bambine

09.10.19 - 08:00
Le crudeli tradizioni tribali che rubano il futuro dei più piccoli
La triste realtà delle spose bambine
Le crudeli tradizioni tribali che rubano il futuro dei più piccoli

L'infanzia violata è uno dei crimini più dolorosi ed inconcepibili che spazia tra ambiti diversi e tutti ugualmente drammatici. Se la pedofilia è il più conosciuto, ci sono altre forme di violenza ai danni dei più piccoli ugualmente spregevoli e solo meno discussi.Tra questi rientra il dramma delle spose bambine, generalmente inteso come il fenomeno dei matrimoni tra adulti e bambini, quegli abomini contro natura tanto incomprensibili quanto, purtroppo, diffusi. Ma le spose bambine sono anche quelle che si accasano con loro coetanei, dedicandosi ai doveri familiari e rinunciando ad una formazione scolastica che potrebbe affrancarle da tradizioni brutali.

Contro questa pratica molto diffusa tra le tribù africane ed orientali si sono mobilitati non solo i governi centrali, ma anche  alcuni leader di comunità. Tra tutti spicca Inkosi Theresa Kachindamoto, una donna saggia che sta provando a smantellare questa tradizione tribale. Il suo operato si concentra nel distretto di Desda, situato nella regione centrale del Malawi, dove la donna ha annullato oltre ottocento matrimoni ed è riuscita a riportare a scuola i bambini e le bambine in essi coinvolti. Theresa Kachindamoto si batte strenuamente per l'inviolabilità dell'innocenza dei più piccoli applicando la legge locale che vieta i matrimoni tra bambini, pur attirando le critiche delle altre comunità locali.

Quali sono le cause del fenomeno dei matrimoni tra bambini? La povertà è l'origine di tutto, la sposa bambina è letteralmente comprata dalla famiglia dello sposo e così si vìolano tutte le disposizioni governative che consentono il matrimonio solo tra maggiorenni. Ai matrimoni tra minori, si aggiunge un'altra orribile tradizione diffusa tra quei popoli riguardante la sessualità ed appartenente ad un'eredità culturale che non ha alcun rispetto della dignità delle ragazze. L'iniziazione sessuale, chiamata kusasa fumbi, è una pratica molto diffusa nonostante sia vietata per legge, e prevede che, all’arrivo del primo ciclo mestruale, la ragazzina sia affidata ad alcune donne che hanno il compito di spiegarle le dinamiche dell'atto sessuale prima lasciarla in compagnia di uomini adulti sconosciuti che la priveranno della verginità. In mancanza di questa procedura si crede che la famiglia della ragazzina possa essere colpita dalla cattiva sorte. Credenze assurde che però sono ben radicate e decretano forme di violenza inaudite su queste creature.

L’impegno è quello di combattere contro questa ignoranza diffusa, che segna profondamente e dolorosamente l'esistenza delle ragazzine di questi villaggi, e promuove alternative idonee a garantire l'integrità della loro dignità, difendendone il diritto all'infanzia ma anche alla formazione scolastica. Proprio per garantire l'istruzione anche dei figli delle famiglie che non possono permettersela, la coraggiosa ed instancabile Inkosi Kachindamoto raccoglie fondi per assicurare ai più piccoli un futuro dignitoso convincendo i genitori che, così facendo, saranno proprio i figli ad occuparsi dei propri familiari. Con questo intento la leader ha fondato con altre donne The mother’s group, una compagnia nata con l'intento di salvare i bambini di quelle tribù e restituire loro il diritto ad un futuro dignitoso. Una battaglia interminabile contro l’ignoranza, tra i nemici più difficili da debellare.

 


TMT (ti.mamme team)

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