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TI.MAMMEAutismo infantile: la vita è bella quando è semplice

11.06.19 - 08:00
Ridurre al minimo parole ed oggetti è la regola per far vivere bene i bambini autistici
Autismo infantile: la vita è bella quando è semplice
Ridurre al minimo parole ed oggetti è la regola per far vivere bene i bambini autistici

Muovono le mani senza motivo, hanno lo sguardo sfuggente, ripetono gesti ed azioni nel gioco: osservando i bambini, a volte, si possono percepire questi atteggiamenti ed è importante non sottovalutarli. Se costanti nel loro comportamento, infatti, sono campanelli d'allarme da segnalare al pediatra che consiglierà il consulto con un neuropsichiatra infantile o uno psicologo infantile esperto, per appurare la realtà e scongiurare o meno una diagnosi di autismo.

Se ne sente tanto parlare, ma cos'è l'autismo? Si tratta di un disturbo che si manifesta nei primissimi anni di vita ed è importante riconoscerlo subito per poter attivare adeguati stili di vita utili ad aiutare il piccolo a crescere secondo le proprie caratteristiche. Gli ultimi venti anni di ricerca e studio hanno eliminato la teoria che voleva l'autismo derivante da cause psico-relazionali causate dalle mamme anaffettive. Oggi si sa che esso è una sindrome genetica legata ad interazioni ambientali. Esistono dei geni, che possono essere anche ereditari, capaci di creare predisposizione allo sviluppo del problema senza generare la perfetta reazione causa-effetto.
Possono esserci, quindi, bambini poco predisposti che sviluppano la sindrome, ed altri realmente predisposti che non lo sviluppano. Dall'autismo non si guarisce, ma esistono strategie in grado di dotare i bambini autistici degli strumenti per sviluppare un'esistenza compatibile con il mondo esterno. Raggiungere il maggior numero possibile di abilità significa vivere bene, avere una propria dimensione che regala comunque un livello di autonomia.

La nozione di base è che un bambino autistico non può fare due cose nello stesso momento. Camminare e parlare, guardare ed ascoltare e qualsiasi altro abbinamento di azioni, in un soggetto con autismo lieve o grave, non sono possibili. Per aiutarli, quindi, è necessario semplificare tutta la realtà che li circonda: una cameretta dai colori tenui, senza luci forti e senza giochini elettronici. Sì allo sport, meglio nuoto ed atletica, ed anche ai viaggi, dopo aver mostrato tante foto dei luoghi da visitare al piccolo viaggiatore.
Ritmare la vita a passo lento è la regola fondamentale per rendere la vita di ogni bambino autistico bella e, soprattutto, a sua misura.

 


TMT (ti.mamme team)

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