Lo ha stabilito una ricerca del Women Health Initiative. Per ottenere i benefici bisogna cominciare il prima possibile, senza attendere l'eventuale diagnosi
Seguire per anni un'alimentazione con pochi contenuti di grassi e carne rossa, ma con molta verdura, frutta, cereali integrali, proteine vegetali, diminuirebbe nettamente, di circa il 20%, i rischi di morte per cancro del seno: ma per ottenere questi benefici - rivela un nuovo mega-studio americano - la 'chiave' è aver adottato questo tipo di dieta ben prima di una eventuale diagnosi.
Il tipo di alimentazione - secondo i risultati del 'Women Health Initiative' che ha controllato circa 20'000 volontarie per 20 anni - influenzerebbe i meccanismi che portano alla mortalità per il cancro, prima ancora che il tumore si sia sviluppato.
L'analisi ha incluso inizialmente donne tra i 50 ed i 70 anni sane e senza alcun caso di neoplasia della mammella: le volontarie hanno cercato di seguire una dieta con pochi grassi per 8 anni e mezzo. I dati emersi dopo 20 anni dall'avvio della ricerca sono stati analizzati da ricercatori del 'Los Angeles Biomedical Research Institute'. Il risultato è stato sorprendente: le donne che erano riuscite ad attenersi ad una alimentazione fondamentalmente vegetariana e con limitati grassi hanno evidenziato il 20% in meno di probabilità di morire per tumore del seno.
«È il primo esperimento di lungo raggio di questo tipo, ossia che non parte già da una diagnosi di cancro della mammella - ha detto l'autore dello studio, Rowan Chlebowski - e ha dimostrato una riduzione nei rischi di morte basata sulla dieta precedente».
ats ans
TMT (ti.mamme team)