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CANTONEMaledetta matematica: troppe lezioni private

25.02.19 - 08:30
Genitori preoccupati in quattro sedi di scuola media del Sottoceneri. Livelli A sotto accusa. Lo specialista: «Docenti ancora troppo tecnici». Il DECS: «Noi avevamo soluzioni concrete, ma…»
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Maledetta matematica: troppe lezioni private
Genitori preoccupati in quattro sedi di scuola media del Sottoceneri. Livelli A sotto accusa. Lo specialista: «Docenti ancora troppo tecnici». Il DECS: «Noi avevamo soluzioni concrete, ma…»

LUGANO – «Se un ragazzo non segue i livelli A di matematica, rischia di non avere sbocchi futuri. Ma se li segue, spesso non capisce i concetti e deve ripiegare su lezioni private». A sostenerlo è una mamma di Lugano, che si fa portavoce di un malumore diffuso tra i genitori di quattro sedi di scuola media del Sottoceneri. Una segnalazione in merito sarebbe già stata inoltrata anche al Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport (DECS). «Non è normale il crescente ricorso a lezioni private – riprende la nostra interlocutrice – ci sono tante famiglie che fanno fatica a permetterselo finanziariamente».

Tra l’astratto e la pratica – E pensare che l’ultima indagine PISA ha ampiamente promosso i quindicenni ticinesi sulla matematica. Un paradosso se si pensa che nel Luganese si sta creando una piccola rivolta contro equazioni, disequazioni, funzioni e prodotti notevoli. «Non sarebbe forse il caso – si chiede la coordinatrice dell’appello – di puntare su aspetti più pratici? Ad esempio, come si gestisce un salario, un budget famigliare, come funzionano i leasing, le ipoteche? E non sarebbe il caso di lasciare la matematica, quella che mette economicamente in difficoltà le famiglie, alle scuole superiori, ai professori e agli alunni che ne faranno un uso reale?»

Allenamento del pensiero logico – Manuele Bertoli, direttore del DECS, non ci sta. «La matematica non è solo soluzione di problemi concreti con i numeri, ma anche allenamento del pensiero logico». Sulla stessa lunghezza d’onda Gianfranco Arrigo, responsabile della Società matematica della Svizzera italiana (SMASI). «Se si vuole che i nostri giovani possano inserirsi nel mondo del lavoro di oggi, non ci si può limitare a certe cose. Al contrario, è proprio nella scuola dell’obbligo che vanno costruite le basi per accedere ai grandi temi trattati nelle superiori».

Lo stress dei livelli – Bertoli si sofferma poi sullo stress provocato dai livelli. «Il problema è reale. Si tratta di una questione che intendevamo superare con il progetto “La scuola che verrà”, ma questa riforma non ha ottenuto il nullaosta popolare. Noto che in questi giorni stanno tornando alla ribalta temi scolastici molto sentiti, per i quali avevamo proposto soluzioni concrete. Ma all’epoca eravamo stati accusati a torto di non aver svolto riflessioni approfondite. La questione dei livelli rimane di attualità. Spero che si riesca finalmente a fare dei passi avanti su un tema che a giusto titolo preoccupa i genitori».

Si trema ancora – Il presente, però, è denso di difficoltà per diversi allievi delle medie. Il livello A di matematica, in particolare, fa tremare molti. «L’insegnamento troppo tecnicistico – sottolinea Arrigo –, che ancora perdura in alcuni casi, alla luce delle esigenze odierne non si giustifica più. Se solo ci si desse la pena di leggere i nuovi piani di studio, si vedrebbe che, nelle intenzioni, la via da seguire è ben diversa».

Incubo “esamificio” – Ma non è tutto. Arrigo analizza anche altri fattori. «Le molte attività extra-scolastiche, dallo sport ai videogiochi, tolgono ai giovani parecchio tempo e concentrazione. Ciò va a scapito dello studio. Inoltre, c’è la corsa alle prove di valutazione, che trasforma la scuola in un “esamificio”, costringendo gli studenti a trovare espedienti per sopravvivere».

L’opportunità – Proprio per evitare la “piaga” delle costose lezioni private, Arrigo e alcuni colleghi da qualche anno promuovono i “mercoledì della SMASI”, a Lugano. «È un’opportunità che offriamo agli studenti. Proprio per aiutarli a comprendere ciò che a scuola non hanno capito, a fare i compiti, e a esercitarsi su attività complementari a quelle ricevute a scuola».

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COMMENTI
 

Fafner 5 anni fa su tio
"Disumano, brutale"...ellamadonna. Ma non sarebbe il caso di utilizzare termini un po' più proporzionati al reale problema? Mi pare che nel mondo esistano problemi ben più "disumani e brutali" della metodologia di insegnamento nel Canton Ticino.

Bluechips 5 anni fa su tio
Ho guardato il filmato e per prima cosa ho notato la perfetta padronanza dell'Inglese che da noi proprio manca. In quanto al resto, mi chiedo quando questi finlandesi iniziano a studiare sul serio. Per fare il medico, l'ingegnere, l'avvocato, l'economista, ecc., volente o nolente le basi di matematica, fisica, chimica, economia, diritto vanno imparate e non credo proprio che studiando tre ore al giorno si riesca ad acquisirle.

Fafner 5 anni fa su tio
Discriminazione, discriminazione, di questi tempi si tira fuori questa parola per qualsiasi cosa. Allora anche il sistema di valutazione con note, gli esami finali, il fatto di poter essere bocciati non sarebbe discriminatorio? Non porterebbe a stress psicologico? Allora aboliamo tutto, anzi, aboliamo anche l'obbligo scolastico, visto che per alcuni pare che il concetto stesso di andare a scuola sia un sacrificio abnorme. Seriamente, è utopico pensare di avere equità assoluta per tutti, sia per quelli che si impegnano sia per quelli che semplicemente non hanno voglia.

Jampi 5 anni fa su tio
Gia quando andavo ascuola io (moltissimi anni fa) a quando erano a scuola i miei figli e ora i miei nipoti se un ragazzo è bravo la scuola e gli insegnanti sono ottimi ,se un ragazzo ha problemi `e colpa della scuola e degli insegnanti. Ma nel sottoceneri c`è una scuola diversa del sopreaceneri ?

Mattiatr 5 anni fa su tio
GIUSTO!!!!!!! HA RAGIONE BERTOLI. Difatti è provato che le funzioni, le equazioni e il teorema di Pitagora si impara levando i livelli. Non studiando.

Fafner 5 anni fa su tio
Ma davvero in 30 anni, tanto è più o meno trascorso da quando l'ho frequentata io, la scuola si è trasformata in una specie di lager nazista dove tutto è finalizzato a brutalizzare chi la frequenta, o la società sta diventando piagnucolona per qualsiasi idiozia? I livelli già c'erano e non ricordo scene di isterismo generale, né istinti suicidi, i libri ce li portavamo senza tante polemiche, terminavamo alle 1700 senza che i genitori spedissero reclami a Bellinzona sugli orari che non andavano bene "perchè lavoriamo". Attendo con impazienza l'abolizione delle valutazioni in quanto fonte di stress e l'inizio scuola alle 1000 perchè i ragazzi hanno diritto a stare alzati fino a tardi la sera, possibilmente senza compiti perchè hanno diritto al riposo.

Gus 5 anni fa su tio
Poi questi stessi genitori si lamenteranno che i loro figli non riescono al Liceo, che non troveranno lavoro, che lo stato deve aumentare l'importo dell'assistenza, ecc. ecc. Ma nel contempo non fanno niente pe rdiminuire il tempo che i loro figli passano con il telefonino in mano, nelle bettole a bighellonare, ecc. ecc. Povera società!

Findus 5 anni fa su tio
Bertoli imbarazzante. Adesso per ogni problema della scuola che non riesce a risolvere si nasconde piagnucolando dietro quella pessima riforma che aveav ideato. La riforma faceva schifo, per questa é stata rifiutata. Ora ci sono problemi puntuali da risolvere. se non é in grado perché ancora traumatizzato che lasci libero il posto. Altri, anche del suo partito, farebbero un lavoro egregio.

Dioneus 5 anni fa su tio
Risposta a Findus
Nessun piagnisteo, semplice constatazione dei fatti.

gokyo66 5 anni fa su tio
"come si gestisce un salario, un budget famigliare, come funzionano i leasing, le ipoteche?" questa non è matematica pura, ma sono aspetti di matematica finanziaria/economia "elementare". La matematica non è imparare l'aspetto tecnico di come risolvere un equazione o imparare a memoria i prodotti notevoli è tutto l'aspetto legato al problem solving alla capacità di astrazione. Oggi questi aspetti sono un po' lasciati in disparte privilegiando i primi. Un'altra cosa che la scuola ne hai miei tempi ne oggi ed avendo una figlia alle medie lo percepisco in modo evidente è che nessuno si preoccupa (ma neanche alle elementari) è di insegnare ai ns ragazzi a studiare.. dico sempre a mia figlia che è intile che passi 2h a legger o fare calcoli se non ha metodologia nello studio come è inutile che studi 2h di fila... meglio studiare con metodo mezz'ora, che rende molto di più... ma questo la scuola non te lo insegna e neanche te lo dice... lezioni private credetemi servono a poco se chi pagate usa lo stesso metodo... insegnate o fate insegnare ai vostri figli il metodo di studio per le varie materie e vedrete risultati "sorpendenti" voi ma soprattutto i vostri ragazzi/e