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L'OSPITESolari, dice 'njet' a Gosfilmofond. Davide Rossi: "Sarebbe invece un arricchimento"

27.06.14 - 10:14
Davide Rossi, direttore ISPEC Locarno, al presidente del Locarno Film Festival
Ti-Press (archivio)
Solari, dice 'njet' a Gosfilmofond. Davide Rossi: "Sarebbe invece un arricchimento"
Davide Rossi, direttore ISPEC Locarno, al presidente del Locarno Film Festival

Stimatissimo Presidente,

 

ho ascoltato con un certo stupore alcune sue parole contrarie alla possibilità di accogliere alcuni film del ricchissimo archivio della Gosfilmfond da proiettare al prossimo Locarno Film Festival 2014.

La ricchezza della storia del cinema permette di poter immaginare una retrospettiva che accolga film della Gosfilmofond come un forte arricchimento del Festival e come una estensione della sua libertà di ricerca e di conoscenza. È quello della Gosfilmofond un patrimonio universale che travalica, e di molto, ogni differenza culturale, ben ricordando che proprio nella differenza e nel confronto tra intelligenze vi è quell’arricchimento che esalta il pensiero critico.

 

Mi permetto, nella mia qualità di direttore di un Istituto culturale che ha sede nella città di Locarno, l’ISEPC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo di avanzare, tanto a lei, quanto alla Gosfilmofond la richiesta di poter vedere nel prossimo agosto cinque film.

 

La mia richiesta è rivolta alla Gosfilmofond per il necessario reperimento delle pellicole e a lei per avere la libertà di proiettarle.

 

Eccole:

l’ultimo film di Alessandro Blasetti “Simon Bolivar” del 1969,

della bulgara Blinka Zeliaskova “L’ultima parola” del 1973, presentato a Cannes nel 1974,

di Tomas Guiterrez Alea, il grande regista cubano, il suo capolavoro “Memoria del sottosviluppo” del 1968,

e infine due recenti pellicole russe di grandissimo successo, “Gagarin, il primo nel cosmo”, kolossal spettacolare realizzato da Pavel Parkhomenko nel 2013 e purtroppo mai distribuito in Svizzera e “Mosca 1973 – una storia d’amore in Unione Sovietica” di Karen Shakhnazarov, ugualmente del 2013 e uscito con largo consenso di pubblico a gennaio 2014 anche in Francia.

 

La proiezione di tali preziosissime opere, tanto difficili da recuperare, non disponibili in DVD, almeno in Europa, sarebbe a mio avviso un trionfale esempio di libertà, non già una intromissione nella libertà di programmazione del Direttore Artistico.

 

Gentilissimo Presidente, convinto della sua profonda cultura e del suo amore tanto per la libertà, quanto per la cultura, spero che vorrà accogliere questo mio invito.

 

Ringraziandola per l’attenzione e augurandole buon lavoro, la saluto con la più viva cordialità, con la speranza che il suo accoglimento della mia proposta possa giungere nei tempi utili per permettere alla Gosfilmofond la possibilità di reperire le pellicole da me segnalate.

 

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