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L'OSPITEOmeopatia, Prendiamo in mano la salute, sì, ma con serietà

09.09.11 - 09:29
Dott. Salvo Di Grazia
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Omeopatia, Prendiamo in mano la salute, sì, ma con serietà
Dott. Salvo Di Grazia

LUGANO - Leggo disorientato l'articolo "L'efficacia della medicina omeopatica" di Samuele Comandini, candidato al Consiglio nazionale per i Verdi, pubblicato nello spazio Ospite. Da medico, leggere che un paziente (mi pare che l'autore dell'articolo non sia un medico) scrive che l'omeopatia sia scientificamente dimostrata e che può curare le malattie è davvero demoralizzante e preoccupante. Demoralizza il fatto che nel 2011 resistono credenze medievali e superstizioni. Preoccupa che queste credenze si possano applicare alla salute della persona (e dei bambini!). L'associazione dei medici inglesi ha definito l'omeopatia "stregoneria" e proprio in quel paese le prescrizioni di prodotti omeopatici hanno subìto un crollo senza precedenti.

Vista la mole di inesattezze contenute nell'articolo quindi è bene precisare qualche punto. L'articolo inizia citando le ricerche del premio Nobel Montagnier che avrebbe "dimostrato l'omeopatia". In realtà Luc Montagnier non ha dimostrato proprio nulla, avendo pubblicato un esperimento personale e non controllato di scarsissimo valore metodologico prima in una rivista cinese (di nessun valore scientifico) che dirige egli stesso, poi in una raccolta di atti congressuali, senza revisione quindi e senza alcun valore accademico (e non in una "prestigiosa rivista di fisica" come dice il signor Comandini). Il vostro ospite inoltre, dimostra di non aver letto bene i lavori di Montagnier (tanto da scrivere che lo "studio" fosse del 2009 quando in realtà è del 2011, di qualche settimana fa) limitandosi probabilmente a ripetere quello che ha ascoltato da qualche parte senza controllare le sue fonti ed approfondire l'argomento. Quei lavori infatti, più che "dimostrare l'omeopatia" la smentiscono nei suoi dogmi principali. Per esempio quando affermano che dopo 48 ore la sostanza ultradiluita smette di "inviare segnali" o che il suo esperimento non funziona per diluizioni elevate, ciò vorrebbe dire che tutti i prodotti omeopatici in vendita nelle farmacie (se servisse questa ulteriore nota oltre alle già evidenti incongruenze chimiche, biologiche e fisiche) siano in realtà inefficaci.

Nessuna "dimostrazione" né prova a favore dell'omeopatia dunque, tanto che lo scienziato è stato costretto a chiedere ospitalità (scientifica) in Cina perché il suo metodo di ricerca è stato criticato e stroncato in maniera decisa da numerosi studiosi e definito a ragione da noti scienziati come Schuster prima e Myers (professore di biologia all'UMM) dopo, "scienza patologica". Il signor Comandini inoltre dimentica che non esiste un solo studio scientifico di buon livello che confermi l'efficacia dell'omeopatia, al contrario centinaia di studi condotti in maniera corretta confermano che questa pratica non ha alcun funzionamento che vada oltre l'effetto placebo.

D'altronde l'omeopatia è una pratica nata nell'800 quando non esistevano gli antibiotici e l'uomo nemmeno sapeva dell'esistenza dei batteri, in un'epoca nella quale la medicina curava al massimo con le sanguisughe e proporre come alternativa di "curarsi" assumendo zuccherini era la possibilità migliore che aveva un malato di stare meglio. In due secoli non è cambiato nulla in omeopatia, era zucchero e rimane tale, si basa su credenze mai dimostrate e non ha alcuna differenza con l'astrologia o la chiromanzia. Allo stato dei fatti e senza timore di smentita, l'omeopatia quindi è un fenomeno paranormale, una pseudoscienza senza alcuna attendibilità medica e senza alcuna capacità di guarire nessuna malattia; è bene chiarirlo in quanto esistono persone che credono che l'omeopatia possa curare le malattie (non cito, per non appesantire il commento, i numerosi casi di morte o danno grave dovuti a presunte cure omeopatiche per malattie banali).

La conferma proviene anche dall'evidenza. Chi usa omeopatia lo fa per migliorare stati ansiosi, coliti, influenze e allergie, tutte condizioni che hanno un loro decorso benigno, autolimitanti, che guariscono da sole; assumere un granello di zucchero fa sentire curati, coccolati, si ha l'impressione di "fare qualcosa" e così passano i giorni ed i sintomi del disturbo: ecco in poche parole l'effetto placebo. L'omeopatia infatti non guarirà mai una vera malattia, una frattura, un infarto, una ferita.
Se il signor Comandini non fosse convinto per una sua fede personale di tutto ciò, lo invito a distinguere con qualsiasi mezzo egli ritenga opportuno un granulo di zucchero da uno omeopatico o un granulo omeopatico dall'altro:
è impossibile. Sono la stessa cosa e questo non lo può smentire nessuno, nemmeno un omeopata.

Tralascio i riferimenti "complottistici" alle multinazionali farmaceutiche (come se gli omeopatici fossero prodotti da suore Clarisse e venduti per dare rifugio agli orfani) e l'appello alla rivoluzione del "prendere in mano la salute" (e come, con i granuli omeopatici?), invitando piuttosto a riflettere su un semplice dato: uno dei prodotti omeopatici più venduti per l'influenza è composto da granuli da 1 grammo di zucchero (come riportato in confezione) ciascuno. Considerato il prezzo dello zucchero, possiamo calcolare che l'industria omeopatica vende lo zucchero a 1'200 franchi al chilo, altro che "miliardi di franchi gettati alle ortiche"!
Se Comandini è comunque contento di acquistare lo zucchero a questo prezzo e convinto che una caramella possa curare le malattie (tanto da darle anche ai figli!), buon per lui. Sappia comunque che il diffondersi della cultura e della conoscenza riduce sempre più il numero degli ignari "omeopazienti" che convinti di assumere un medicinale in realtà assumono zucchero. In Inghilterra, patria della "medicina integrata" e nazione nella quale l'omeopatia è rimborsata dal sistema sanitario nazionale, tali pazienti sono una percentuale infinitesimale del totale degli utilizzatori di farmaci (attorno allo 0,001%), con una riduzione di prescrizioni di otto volte in dieci anni, un crollo verticale che di certo non farà piacere alle multinazionali omeopatiche.

Prendiamo in mano la salute, sì, ma con serietà.

Dott. Salvo Di Grazia
Medico chirurgo (Treviso)
Medbunker - http://medbunker.blogspot.com/

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