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L'OSPITELa mobilità lenta è "pop" (e pure rock)

11.11.10 - 14:08
Roberto Badaracco, capogruppo PLR in Consiglio comunale a Lugano
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La mobilità lenta è "pop" (e pure rock)
Roberto Badaracco, capogruppo PLR in Consiglio comunale a Lugano

In tema di viabilità e di mobilità negli ultimi anni si è affermato sempre più il concetto di complementarietà fra i diversi vettori di trasporto: mobilità lenta, trasporto collettivo e circolazione veicolare. Il concetto di “mobilità lenta” o dolce si sta rivelando un indispensabile tassello di un più complesso mosaico, quello del miglioramento della gestione del traffico nei centri urbani e nelle vicine periferie. Essa considera l’utilizzo di mezzi di locomozione più lenti degli usuali – quali le biciclette, le biciclette elettriche o lo spostarsi semplicemente a piedi – ma più vantaggiosi sotto molteplici punti di vista.

A livello cantonale questi principi sono codificati nella dettagliata scheda M10 del Piano direttore (PD), espressamente dedicata alle piste ciclabili su strada e ai percorsi ciclabili fuori strada, al traffico pedonale e ciclabile. A Lugano il nuovo Piano Viario del Polo (PVP) li riprende per mettere in atto una gestione coordinata della mobilità ed incentivare un uso razionale dei diversi mezzi di trasporto.
In base a precise statistiche emerge che la bicicletta in città è il mezzo più efficiente in assoluto. In un raggio fra 0 e 6 km è più veloce di qualsiasi altro mezzo, generalmente più comoda in quanto non vincolata a problemi di parcheggio o di passaggio in aree chiuse al traffico, più ecologica e decisamente più economica. In più incide positivamente sulla bellezza di una città rendendola meno soffocante, più a misura d'uomo e più sicura.

Non produce scorie né inquina l’aria e dal punto di vista ecologico rappresenta un’opzione altamente responsabile e consapevole, costituendo un concreto contributo alla diminuzione dell’inquinamento dell’aria, unendo nel contempo un’attività sportiva sana.
La maggiore difficoltà per una città come Lugano è quella di innestare su un contesto urbano già saturo delle aree dedicate al solo passaggio delle biciclette. Molte città svizzere ed europee da anni hanno attivato con successo apposite ciclopiste e reti a mobilità lenta nella loro pianificazione stradale. Diventa così possibile spostarsi in tutti i punti di una città non solo mediante il trasporto pubblico o le autovetture, ma anche attraverso questo canale privilegiato, non obbligatoriamente di fianco alla rete stradale ordinaria, ma talvolta con percorsi immersi nel verde o in settori non trafficati. Per le istituzioni pubbliche investire sulla mobilità ciclabile significa promuovere un sistema di viabilità capace di ridurre notevolmente l’impatto del traffico in una città.

A Lugano la mobilità ciclabile rappresenta una valida opzione di spostamento. Sono state recentemente inaugurate 5 stazioni di bike-sharing dove è possibile munirsi di comode biciclette per muoversi liberamente nell’agglomerato. Il successo riscontrato nei primi mesi dimostrano l’interesse e la sensibilità della popolazione nei confronti dei mezzi di locomozione ecologici e rispettosi dell’ambiente. Anche il Gruppo “Lugano in bici”, composto di 20 Consiglieri comunali di tutti i partiti della città, è molto attivo su questo fronte e sono tuttora pendenti vari atti parlamentari che chiedono il potenziamento della rete ciclabile, fra cui uno chiedente la creazione di una vera e propria ciclopista sul lungolago, in uno dei siti più belli e godibili del comune. Il cammino è ancora lungo ma già si vedono i primi risultati. Sarà importante procedere con determinazione sulla strada intrapresa coniugando con equilibrio le necessità pratiche a quelle ambientali.

Roberto Badaracco
Capogruppo PLR in Consiglio comunale a Lugano

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