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L'OSPITEInceneritore una soluzione sbagliata e un progetto poco trasparente

04.08.09 - 15:53
I Verdi Ticino
Tipress / Davide Agosta
Inceneritore una soluzione sbagliata e un progetto poco trasparente
I Verdi Ticino

Rifiuti: il futuro è la raccolta differenziata

Una volta in funzione, l’inceneritore di Giubiasco, già al centro di numerose polemiche, non farà che alimentarne di nuove: troppo fumo aleggia attorno a questo progetto.

A pochi giorni dall’accensione, lo scenario più accreditato prevede l’inceneritore in funzione a pieno regime. Questo approccio è però una scelta economicamente insensata e negativa dal punto di vista ambientale. Da 400 chilogrammi di rifiuti inceneriti, si ottengono 104 chilogrammi di scorie tossiche da destinare in discarica. È lampante che l’incenerimento non risolve il problema dei rifiuti. La vera soluzione sta nel ridurre la quantità di rifiuti prodotta e aumentare il riciclaggio, a beneficio dell’ambiente e dell’economia. Purtroppo le autorità ticinesi sembrano non essersene ancora accorte.

L’unica vera soluzione: il riciclaggio

La raccolta differenziata rimane, anche con l’inceneritore in funzione, più interessante economicamente e maggiormente rispettosa dell’ambiente. Dal 1986 al 2006 in Svizzera, la produzione di rifiuti è passata da 3,6 a 5,6 milioni di tonnellate l’anno ed è solo grazie all’aumento del tasso di riciclaggio, passato dal 24% al 50%, che la quantità di rifiuti da incenerire o da smaltire in discarica non ha conosciuto una simile impennata, con relativo aumento dei costi.

La spesa, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, costa ai ticinesi in media 434.- franchi per tonnellata, a differenza dei 135.- franchi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti separati. I rifiuti urbani sono più onerosi da smaltire perché più problematici: contengono liquami, si deteriorano e puzzano in fretta. Risulta invece più semplice e meno costoso raccogliere separatamente la carta, il vetro, i metalli, la plastica e gli scarti vegetali, per reinserirli nel ciclo economico, senza causare costi e inquinamento supplementari.
Promuovere il riciclaggio in Ticino

Non riciclare costa. Dove è stata introdotta la tassa sul sacco, oltre a garantire la riduzione dei rifiuti del 30%, la spesa complessiva per lo smaltimento dei rifiuti è diminuita. Paragonando i dati del 2005, la perdita per i cittadini ticinesi, per il mancato riciclaggio, ammontava a quasi 17 milioni l’anno, rispetto al canton Zugo, dove il tasso di riciclaggio è molto alto.

Il margine di miglioramento in Ticino è ampio. Solo il 37% della popolazione paga una tassa causale sui rifiuti, a differenza del 76% della popolazione svizzera. Misure per promuovere la raccolta separata esistono. Manca la volontà politica di applicarle.


Un impianto sovradimensionato

L’inceneritore di Giubiasco smaltirà 140'000 tonnellate di rifiuti l’anno, più della produzione attuale ticinese. Questo significa che un incremento del tasso di riciclaggio renderà l’impianto sovradimensionato. Già ora, c’è chi mette in dubbio la validità della raccolta separata, invitando a non separare più il PET. La nostra paura è che questo impianto disincentivi la raccolta differenziata, in barba alla legge federale, secondo cui va destinato all’incenerimento solo ciò che non può essere riciclato.
Mantenere l’inceneritore in funzione a massimo regime è una soluzione economicamente errata. Infatti, il maggiore utilizzo consuma velocemente gli impianti. Utilizzando solo una linea, i costi di manutenzione diminuiranno e aumenterà l’aspettativa di vita dell’impianto. Nel frattempo, la raccolta differenziata non sarà penalizzata.


Prezzo di smaltimento incerto

Il Gran Consiglio ha stabilito un importo di 180.- franchi la tonnellata, per smaltire i rifiuti nell’inceneritore. Da quanto espresso dall’Azienda Cantonale dei Rifiuti, il costo di smaltimento rimarrà a 240.- franchi la tonnellata, anche con l’impianto in funzione. I Verdi del Ticino considerano poco trasparente il modo in cui è stata presa questa decisione. Inoltre, esprimono viva preoccupazione per la copertura dei costi dell’impianto. Se il volume di rifiuti conoscerà una diminuzione, come si riuscirà a mantenere un prezzo basso, se i costi saranno ammortizzati su una minor quantità di rifiuti?


Violazione del volere dei cittadini

Nonostante la decisione di costruire l’impianto di Giubiasco sia stata contestata da migliaia di cittadini ticinesi, la lobby dei rifiuti è stata più forte. Grazie a questo impianto, che ha già incenerito troppi milioni, continuerà ad approfittarsene, così come faceva già in passato.
I Verdi del Ticino non hanno dubbi su quale sia la politica più corretta per trattare i rifiuti: l’unica soluzione è intensificare la raccolta separata. Continueremo pertanto a batterci come in passato, sia a livello cantonale che comunale, affinché la gestione dei rifiuti avvenga nei veri interessi dei ticinesi.

 

Verdi del Ticino

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