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L'OSPITEUna destra smemorata e una sinistra poco opportunista rischiano di "incendiare" Lugano

04.06.21 - 07:27
Luca Campana, Consigliere Comunale di Lugano per il PPD
Luca Campana
Una destra smemorata e una sinistra poco opportunista rischiano di "incendiare" Lugano
Luca Campana, Consigliere Comunale di Lugano per il PPD

Una storia di resistenza costruttiva tra autonomia e solidarietà oppure un gruppo che non segue regole e che predilige la violenza?

Una risposta difficile da trovare per capire gli autogestiti di Lugano, figuriamoci in questi giorni pieni d'informazioni bipartisan e a pochi giorni dall’abbattimento del centro degli autogestiti al Macello.

Per le strade della città oppure nei Social, si è praticamente immersi tra fazioni opposte di Montecchi e Capuleti; infatti è all'attenzione di tutti che son ben pochi i cittadini e politici che presi dalla passione del momento cercano un confronto costruttivo e non ne esaltano i limiti estremi.

Limiti estremi che sabato potrebbero sfociare in violenza cittadina se non si getta un ponte tra istituzioni (soprattutto quelle cantonali) e autogestiti, stanno arrivando infatti manifestanti organizzati da ogni dove.

Azione preordinata di demolizione?

I detrattori dello sgombero forzato sono del parere che Borradori e Valenzano abbiano agito poco correttamente, tale opinione è supportata dall'opportunità elettorale del periodo e da una denuncia per demolizione abusiva, la magistratura farà il suo corso.

Per molti cittadini invece si è agito correttamente e i Molinari sono persone indomite che non meritano risorse e soprattutto un alloggio associativo in quanto lo possono trovare da soli a loro spese, non spetta alla città agire, facile analisi questa alla fine; ma purtroppo non tiene conto di altre visioni e soprattutto temporali che personalmente non concepisco ma che cerco di rispettare.

"Quando a destra non solo si tollerava, ma si accompagnava"

Per il CSOA l'autogestione e l'occupazione sono condizioni essenziali per potersi liberare dalle logiche restrittive della società e della politica fatta per mezzo dei partiti, questa fondamentale condizione tacita è stata accettata da precedenti municipi ivi compresa l’era "illuminata" di Giorgio Giudici ma anche dall'ex Leader della Lega Giuliano Bignasca che a caratteri decisi precisava: "Per me gli autogestiti devono restare dove sono e andranno riportati lì (al macello) anche dopo che li avremo spostati per effettuare gli interventi di sicurezza al tetto che bisogna fare".

Dopo 13 anni, un cambiamento repentino a livello politico da destra.

Fra autogestiti che forse non vogliono troppo dialogare a causa di giravolte politiche un po’ da parte di tutti nel tempo, unica cosa che si potrebbe fare ora che i “buoi sono fuori dalla stalla” è quello di facilitare un nuovo spazio per il gruppo con un serio coinvolgimento di tutti e con l'accompagnamento attivo da parte del cantone.

Per esempio, si potrebbe cercare il luogo presso il piano la stampa oppure la masseria di Cadro, quindi avanti con le proposte…

"La sinistra impegnata, ma per molto tempo altrove"

La sinistra, forse per troppo tempo “latitante” dovrebbe fare da trait d’union tra le parti in causa e agire attivamente, richiamando certi impeti rivoluzionari nostrani che hanno fomentato e risuonato presso centri sociali del nord Italia e confederati verso manifestazioni a Lugano. Insomma, che sabato non si scateni una violenza cieca contro persone e luoghi agli occhi dei turisti sul Ceresio e si prediliga una risoluzione del discorso democratico, lo scontro sarebbe colpa grave anche loro.

La questione non sparirà nel nulla per magia e incanto, bisogna creare ponti per un dialogo costruttivo e al più presto.
 

 

 

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