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L'OSPITESolo un SÌ all'olio di palma sostenibile ci porterà più lontano

01.03.21 - 19:38
Stefano Dias - vice presidente Verdi Liberali Ticino
Stefano Dias
Solo un SÌ all'olio di palma sostenibile ci porterà più lontano
Stefano Dias - vice presidente Verdi Liberali Ticino

Ci apprestiamo a una nuova votazione che ci conferma l’estrema polarizzazione del panorama politico svizzero, pure qui ci troviamo davanti a un referendum portato avanti da un concetto ideologico più che da delle riflessioni pragmatiche. La Svizzera da molti anni sta portando avanti una politica che prevede accordi di libero scambio al di fuori di quelli già pattuiti attraverso l’accordo di libero scambio con l’Unione europea.

Attualmente disponiamo di una rete di 32 accordi di libero scambio con 42 partner, così com’è avvenuto con il Giappone e la Cina. Grazie a questi accordi la Svizzera accede ai mercati esteri e ottiene una facilitazioni per gli scambi e le relazioni economiche garantendo per il futuro una miglior prosperità al nostro Paese.

L'Indonesia, un paese in via di sviluppo, sta lottando con sfide enormi, ma per la prima volta ha accettato condizioni chiare per ricevere una piccola riduzione tariffaria per una piccola quantità di olio di palma da produzione sostenibile. Il boom dell'olio di palma ha un motivo ben preciso: la palma da olio è una pianta con una resa molto elevata. È pluriennale e i suoi frutti possono essere raccolti in ogni periodo dell'anno. Sulla medesima superficie si possono ottenere quantità di olio di palma decisamente maggiori rispetto ad altri oli vegetali. Per produrre lo stesso quantitativo di olio di colza è necessaria in media un'area 2-3 volte più grande. Per l'Indonesia, le esportazioni di olio di palma sono essenziali.

Il referendum del 7 marzo dà al popolo svizzero l'ultima parola: un voto SÌ invia un segnale simbolico per un commercio favorevole allo sviluppo; aiuta una migliore politica forestale con più posti di lavoro e con "ponti forestali" che, secondo il WWF, hanno già portato a un piccolo rimbalzo della popolazione di oranghi. Non ci sono soluzioni facili per nutrire 10 miliardi di persone. Ma un NO saccente lascerà che le foreste pluviali continuino a bruciare - in tutto il mondo! - e lascia l'olio di palma sovrasfruttato nel nostro cioccolato e shampoo.

Il 7 marzo dico quindi un chiaro SÌ!

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