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L'OSPITEElezione della cassa pensioni cantonale e privilegi dei consiglieri

02.10.20 - 13:53
di Raoul Ghisletta, sindacalista VPOD e granconsigliere
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Elezione della cassa pensioni cantonale e privilegi dei consiglieri
di Raoul Ghisletta, sindacalista VPOD e granconsigliere

16'000 affiliate/i eleggono in questi giorni il Consiglio d’amministrazione della cassa pensioni cantonale. È un’elezione importante. Possono votare solamente le/gli assicurati con attività lavorativa affiliati all’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT), scegliendo tra le 5 liste presentate. Si tratta di un esercizio di democrazia che non è da sottovalutare, perché le sfide che attendono la cassa pensioni cantonale richiedono persone competenti e determinate. La precedente elezione aperta per questo importante organo paritetico risale al 2013 ed in quell’occasione la lista del Sindacato VPOD fu la più votata (42% dei voti), ottenendo 2 rappresentanti su 5. Nei quadrienni successivi le elezioni furono tacite, anche perché l’elezione ha un certo costo per la cassa.

Il Sindacato VPOD ha sempre dedicato grande attenzione al tema della cassa pensioni, dimostrando forte impegno a difesa delle pensioni e cercando costantemente il coinvolgimento delle e degli assicurati. Negli ultimi tre anni VPOD ha lanciato una petizione tra le/gli assicurati, ha diffuso regolarmente volantini sui problemi della cassa pensioni ed ha organizzato ben tre assemblee aperte a tutti, nelle quali sono intervenuti i rappresentanti VPOD nel Consiglio d’amministrazione, il prof. Adriano Merlini e il giudice Giovan Maria Tattarletti. Questi validi rappresentanti degli assicurati si ripresentano in queste elezioni allo scopo di poter continuare i lavori in questo delicato momento finanziario per le casse pensioni e per salvaguardare le rendite degli assicurati.

Non c’entra direttamente con la gestione dell’ICPT, ma è un tema che va pure sottolineato. Il Sindacato VPOD ha contribuito alla riuscita nel 2019 dell’iniziativa popolare legislativa per eliminare i privilegi pensionistici dei consiglieri di Stato, che non pagano alcun contributo per la loro pensione. Presto il Parlamento ticinese deciderà su questa iniziativa popolare, molto sentita dalla popolazione: i lavori commissionali sono ormai in uno stadio avanzato. Questo dimostra come il Sindacato VPOD sappia operare per risolvere i problemi del settore pubblico, stringendo le necessarie collaborazioni.

Non basta lamentarsi e deprecare, facendo di ogni erba un fascio, come fanno i qualunquisti e chi le spara grosse. Questo modo di fare non porta da nessuna parte. Occorre lavorare e collaborare per cercare di trovare e far approvare dalla maggioranza quelle soluzioni valide, che sono nell’interesse dei lavoratori e della popolazione. Questo vale a maggior ragione nel settore pensionistico: un ambito complesso, retto da numerose norme legislative federali e cantonali, nel quale per muoversi efficacemente a difesa degli assicurati occorrono persone veramente competenti e determinate, che siano anche in grado di dialogare con le/gli affiliati alla Cassa per capire i loro bisogni.

di Raoul Ghisletta, sindacalista VPOD e granconsigliere

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