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L'OSPITESmaltimento della plastica a Muralto: la politica delle scelte facili?

09.09.20 - 15:00
Matija Terzić, coordinatore Muralto democratica e presidente GLRLV
Matija Terzić
Smaltimento della plastica a Muralto: la politica delle scelte facili?
Matija Terzić, coordinatore Muralto democratica e presidente GLRLV

Pochi giorni fa è giunta dal Municipio la comunicazione che a Muralto, dal 1. ottobre 2020, lo smaltimento della plastica sarà effettuato unicamente nei giorni dedicati alla raccolta degli ingombranti (una volta al mese), togliendo ai cittadini la possibilità di depositare questo materiale durante l’apertura quotidiana dell’ecocentro. All’interno del testo si legge che il servizio sarà riorganizzato visto l’incremento esponenziale degli abusi. Ancora una volta per colpa di pochi, a perderci è la collettività. In modo particolare penso alle persone anziane che si troveranno a doverla accumulare e a portarla al centro di raccolta secondo la pianificazione dell'attuale calendario. Non sarà evidentemente una questione di peso, ma piuttosto un problema di volumi!

Per evitare tutto ciò, basterebbe rispettare alcune regole sociali di base. Chi non ne è capace dovrebbe iniziare a essere sanzionato adeguatamente. A cosa servono sennò le migliaia di franchi investiti nella onerosa - e in parte inutile - videosorveglianza se poi non viene utilizzata nelle occasioni in cui può rivelarsi utile? La politica comunale potrebbe fare molto in questo senso. Purtroppo però il Municipio preferisce penalizzare anche i cittadini onesti che non hanno alcuna responsabilità per questo disservizio. Mi chiedo inoltre se questi abusi non possano essere diminuiti con una maggiore presenza di un operatore all’ecocentro, disponibile a orientare il cittadino.

Chiedere alle economie domestiche di attendere un mese per poter gettare la plastica mi sembra assurdo, soprattutto in un comune dove è richiesto di limitare lo stoccaggio di qualsiasi contenitore potenzialmente focolaio di parassiti infestanti (situazione ben nota alle autorità). L’alternativa è quella di riempire il sacco ufficiale aumentando così la spesa per l’economia domestica. Si aggiunge inoltre il rischio che qualcuno perda la buona abitudine di separare i rifiuti.

Infine, si potrebbe (finalmente) iniziare a investire nell’ecocentro rendendolo una vera piattaforma per lo smaltimento dei rifiuti e non più solo un posteggio per il deposito dei contenitori per la raccolta della spazzatura.

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