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L'OSPITEUna famiglia forte dall’inizio della vita

02.09.20 - 13:40
Elisa Chiapuzzi, mamma di tre figli, ergoterapista SUPSI e membro di comitato I Verdi del Bellinzonese
Elisa Chiappuzzi
Una famiglia forte dall’inizio della vita
Elisa Chiapuzzi, mamma di tre figli, ergoterapista SUPSI e membro di comitato I Verdi del Bellinzonese

La transizione della nascita è il momento più intenso, significativo e delicato della vita di un neonato e della sua famiglia. Per troppi anni, erroneamente, si è creduto che il neonato fosse un essere insensibile fisicamente e mentalmente e che fosse un problema solo della madre, ma i tempi e le correnti di pensiero sono cambiati, molti studi lo dimostrano.

Per i nostri nonni assistere al parto non ha mai avuto nessun senso, per i nostri padri l’evento sarà stato un po’ meno astratto, ma per voi padri degli ultimi decenni e di oggi è diverso. Siete lì in prima persona assieme alla vostra compagna a frequentare corsi preparto, a imparare che durante la gravidanza il cervello della vostra compagna si modifica, che le sue emozioni sono più forti con improvvisi sbalzi di umore. Imparerete che è giusto così, che è la natura che fa il suo corso ed è splendido perché questo è il percorso che darà luce alla vostra creatura, il dono più bello che la vita vi può offrire. Aspetterete con ansia il momento più complicato e ansioso della vostra vita, l’inizio del travaglio, momento dove la vostra compagna ha assolutamente bisogno della vostra vicinanza, del vostro amore, del vostro coraggio nel vederla trasformarsi in un animale e scaricare la sua potenza come donna per permetterle di far nascere vostro figlio. Sarete voi probabilmente a vedere per primi il corpo di vostro figlio ad assistere al suo primo respiro e al suo primo grido, questo momento sarà indelebile per il resto della vostra vita. Da ora in avanti sarete voi tre o quattro o cinque, o più...la simbiosi madre-figlio è la base per la triangolazione madre-padre-figlio, contributo essenziale all’equilibrio della struttura relazionale della giovane famiglia. La vostra presenza ora è anche fondamentale per il recupero della madre, per prevenire in lei stanchezza eccessiva, per sostenerla di nuovo con i diversi cambiamenti ormonali, per occuparsi dei bisogni del bebè, per prevenire l’insorgenza di una depressione postparto con tutte le conseguenze per la vostra famiglia e per la vostra vita di coppia.

Il bebè ora deve abituarsi alla vita fuori dall’utero, deve imparare a respirare, a regolarsi, a chiamare per i suoi bisogni primari che sono: l’alimentazione, le coccole e l’attaccamento alle persone di riferimento. John Bowlby (psicoanalista del ventesimo secolo e fondatore della teoria dell’attaccamento) sosteneva che: “l’attaccamento è parte integrante del comportamento umano dalla culla alla tomba”. L’attaccamento è essenziale per la sopravvivenza e per prevenire disturbi di origine psichiatrica nelle persone. Se una madre si ammala o ha un incidente, o semplicemente è stanca dalle notti insonni che perdurano nei primi mesi ma anche anni della vita dei bambini, indispensabile è l’aiuto del papà. Ma non dimentichiamo che anche voi papà non siete immuni dalla stanchezza, dal born-out e dalla depressione postparto, pretendere che il vostro rendimento al lavoro sia quello di prima è pura utopia! Bisogna riconoscerlo, diventare genitori in questa società è davvero dura sia per il carico fisico/emotivo dei nuovi genitori sia per i costi in termini di denaro.

In vari paesi del nord Europa la sensibilità a questa transizione della vita è maggiore e le famiglie godono di una buona qualità di vita, il nuovo governo Finlandese di recente ha annunciato che l’indennità di congedo parentale aumenterà fino a un totale di 164 giorni di congedo per genitore, questo è un bell’incentivo anche per raggiungere la parità di genere.

Parità di genere tanto auspicata anche in Svizzera dopo le recenti manifestazioni e sciopero delle donne nel 2019. In Svizzera si è ancora insensibili ai bisogni importanti delle famiglie, perché purtroppo l’economia e il denaro prevalgono come sempre a scapito del benessere e della qualità di vita dell’essere umano e questa è una grave lacuna che va arginata con urgenza! I nostri figli sono il futuro su cui investire!

Dovremo ancora accontentarci di soli 14 giorni di congedo paternità, ma meglio di niente per incominciare. Invito pertanto i giovani, i futuri genitori e le famiglie a recarsi alle urne il 27 settembre 2020 per sostenere il congedo paternità di 2 settimane. 

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