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L'OSPITEMendrisiotto messo male per erogazione acqua potabile

28.07.20 - 13:43
Matteo Muschietti, dicastero AP. Coldrerio
archivio
Mendrisiotto messo male per erogazione acqua potabile
Matteo Muschietti, dicastero AP. Coldrerio

L’estate è iniziata e ha messo a nudo tutte le difficoltà nell’erogare acqua potabile alla popolazione del nostro distretto. I casi di inquinamento registrati al Pra “Tiro”, e ai pozzi del “Topione” a Novazzano, nonché la siccità che dura da parecchi mesi hanno indotto le autorità di parecchi Comuni ad informare la popolazione su un uso parsimonioso di questo bene indispensabile per la vita.

Anche Coldrerio a giorni invierà un avviso alla popolazione di far uso moderato ed essenziale dell’acqua.

Il cambiamento climatico in atto, da diversi anni ha abbassato le falde in diversi Comuni del Mendrisiotto. Da non sottovalutare l’uso non proprio di talune sostanze usate in agricoltura che hanno contribuito a peggiorare la qualità della stessa anche se potabile, ma deve essere costantemente controllata.

Anche in passato l’uso indiscriminato di diserbanti aveva provocato la presenza di atrazina nell’acqua potabile. Era l’anno 1985 quando a Coldrerio questa sostanza apparve nella nostra acqua. La provenienza di questo forte diserbante veniva dal diserbamento dei binari della linea del Gottardo, dove Coldrerio attingeva l’acqua dalle sorgenti della Valle della Motta.

In quel periodo detenevo il dicastero ambiente, e unitamente a tutto il Municipio si decise di fare un’ordinanza che proibiva l’uso dei diserbanti con atrazina su tutto il territorio comunale. L’ordinanza fu impugnata da parte delle FFS. e delle ditte che producevano queste sostanze. L’iter durò 2 anni, ma alla fine la Confederazione ci diede ragione e proibì l’uso di diserbanti con atrazina. Vale anche per oggi e tutti i Comuni devono apporsi all’uso in agricoltura di sostanza che mettono a rischio le nostre falde freatiche. Coldrerio ha diramato un avviso invitando tutti i coltivatori di vigneti a far uso di sostanze che non compromettono le falde freatiche.

Ora tutti aspettiamo l’acquedotto a lago, per porre fine a questa situazione dovuta al cambiamento climatico e all’uso sconsiderato di pesticidi e diserbanti.

Mi auguro che si brucino i tempi per metterlo in funzione. Ricordo che se ne parla dal 1976 quando ero novello municipale ed oggi siamo nel 2020. Sono passati 44 anni, troppi la politica deve avere tempi più stretti se vuole avere un ruolo indispensabile per un distretto che ha sete e patisce di altri mille problemi da risolvere.

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