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L'OSPITEContro la dispersione scolastica. Soddisfazione del Partito Comunista

13.05.20 - 08:16
Partito Comunista
tipress (archivio)
Contro la dispersione scolastica. Soddisfazione del Partito Comunista
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Il PC ha preso atto con soddisfazione che la Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio ticinese ha firmato all’unanimità il rapporto della deputata Anna Biscossa a favore del progetto «Obiettivo 95%» relativo all’introduzione dell’obbligo formativo per i giovani fino al raggiungimento della maggiore età e che punta ad aumentare la quota di ragazze e ragazzi in possesso di un diploma secondario.

Il Partito Comunista aveva suggerito per primo già nel febbraio 2018 con l’interrogazione 20.18 di istituire un obbligo scolastico fino alla maggiore età e in seguito, lo scorso 21 gennaio 2019 aveva formalizzato la proposta con una mozione - intitolata “Obbligatorietà scolastica fino ai 18 anni” - depositata dal suo deputato Massimiliano Ay, che di fatto ora la Commissione formazione e cultura considera positivamente evasa.

Si tratta di una misura atta a contrastare l’abbandono scolastico, e questa è la priorità. Non ci sfuggono tuttavia alcune problematicità: nella nostra proposta iniziale si sosteneva l’obbligo "scolastico" (riferito strettamente alla frequenza formale di una scuola) mentre il progetto che si va a votare in parlamento prevede un obbligo "formativo" che viene definito come “un concetto più largo", che comprende non solo la frequenza di una scuola post-obbligatoria ma anche altre attività formative, la cui lista esaustiva dovrà essere definita con un regolamento, su cui tuttavia il Consiglio di Stato - già interrogato in proposito dal nostro Partito con l'interrogazione 13.20 del gennaio scorso - ancora non ha saputo fare assoluta chiarezza. Su questo aspetto, che può nascondere insidie - il Partito Comunista presterà la massima attenzione.

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