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L'OSPITEIl bosco ticinese ai tempi del coronavirus

19.04.20 - 14:01
di Henrik Bang, Gran Consigliere e Presidente BoscoTicino
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Il bosco ticinese ai tempi del coronavirus
di Henrik Bang, Gran Consigliere e Presidente BoscoTicino

La primavera del 2020 verrà sicuramente ricordata per questo maledetto virus che ha messo in difficoltà tutto il mondo e ha causato alle famiglie ticinesi innumerevoli disagi. Interessante è stato osservare come nel nostro, malgrado tutto, piccolo Cantone vi siano tipologie molto diverse di famiglie, cosa unisce una famiglia contadina di montagna che vive nella propria fattoria a una famiglia di città che vive in un appartamento?

Sicuramente il fatto che siamo tutti figli di questa terra, che è l’unica terra di cui disponiamo, che siamo cittadini ticinesi e svizzeri, che siamo tutti limitati nelle nostre libertà e che tutti siamo stati colpiti da lutti famigliari o di amici perché siamo una piccola comunità.

In questo periodo di limitazioni della libertà personale, l’hashtag, che è un tipo di etichetta utilizzato su alcuni servizi web e social network come aggregatore tematico, principale è #iorestoacasa o #restiamoacasa.

Improvvisamente la nostra vita frenetica viene rallentata, i bambini seguono la scuola da casa su piattaforme informatiche che all’inizio stentano a reggere, ci si diletta in cucina tra gnocchi, torte e ricette rubate alla nonna, si riscoprono i libri e la conferenza stampa pomeridiana del Consiglio di Stato, alla televisione, diventa l’appuntamento clou della giornata.

Con il passare dei giorni però inizia a “mancare” l’aria e le valvole di sfogo non sono tantissime e per evitare inutili tensioni e litigi famigliari vi è la possibilità di recarsi nei nostri bellissimi boschi a fare due passi e riossigenare i polmoni.

Ricordo che il Cantone è ricoperto da oltre 145'000 mila ettari di bosco che equivale a una superficie di oltre 4'000 m2 a persona ed è percorso da ben 3'800 km di sentieri ufficiali.

I boschi ticinesi hanno tutti un proprietario che può essere pubblico (circa il 70% della superficie) come i Patriziati, Comuni e Corporazioni oppure di proprietà privata (30% della superficie), proprietario che è lieto si accogliervi.

Camminare lentamente, respirare col diaframma, rilassarsi assaporando e ascoltando profumi e suoni della natura. Questa la formula magica chiamata Forest Bathing, letteralmente bagno nella foresta, una pratica wellness nata in Giappone, e usata come medicina preventiva. Un toccasana contro l’ansia, la stanchezza e lo stress che consente di staccare davvero la spina con il mondo esterno, per rigenerare corpo e mente. Tutto merito degli oli essenziali e delle sostanze aromatiche rilasciate dalle piante, che esercitano un effetto benefico, rinforzando il sistema immunitario e abbassando la pressione cardiaca.

Secondo alcuni studi, il contatto con la vegetazione del bosco abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, migliora i sintomi della depressione, rilassa, riduce lo stato di collera e di ansia, e stimola persino la creatività. I benefici si devono all‘ossigenazione che si ottiene camminando nel bosco, degli monoterpeni, sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie degli alberi, e dei fitocidi, oli essenziali presenti nel legno e rilasciati dagli alberi.

Concludendo sono sicuro che una passeggiata in bosco porta benessere sia alla nostra famiglia cittadina che vallerana ma che chiaramente queste escursioni devono venir effettuate attenendosi alle disposizioni delle autorità. Un ottimo paio di scarponi e un abbigliamento adeguato sono un punto di partenza fondamentale, come una pianificazione della gita a tavolino, grazie anche a siti che propongono itinerari ed escursioni con descrizioni in dettaglio. Una volta in bosco evitate di lasciare i sentieri ufficiali, ricordatevi di mantenere le distanze sociali, di non abbandonare i vostri rifiuti e assolutamente non inoltratevi in avventure inopportune da supereroi, quelli li vogliamo vedere solo nei fumetti.

Con l’arrivo della bella stagione e lo scioglimento delle nevi sarà probabile pure un allentamento, da parte delle autorità, delle misure di protezione. Molto probabilmente quest’estate un turismo internazionale non sarà ancora possibile, pertanto, al posto di spiagge caraibiche, vi sarà l’opportunità di scoprire o riscoprire il nostro bellissimo territorio locale.

Un’escursione alla scoperta dei laghetti alpini, un soggiorno in una capanna alpina, l’acquisto di prodotti nostrani direttamente dai contadini, la visita al parco della val Calanca, il pranzo in un agriturismo, una serata al grotto, sono tutte attività che avranno anche il pregio di dare un concreto aiuto economico per la ripartenza alle attività locali.

Il bosco ticinese vi attende con la sua tranquillità, il suo ossigeno e i suoi profumi.

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