Cerca e trova immobili

L'OSPITEDa oltre Gottardo regna l’indifferenza e la maleducazione!

10.04.20 - 16:34
di Massimiliano Robbiani, Deputato Lega dei Ticinesi
tipress (archivio)
Da oltre Gottardo regna l’indifferenza e la maleducazione!
di Massimiliano Robbiani, Deputato Lega dei Ticinesi

Mettiamo che un giorno la Svizzera fosse travolta da una malattia letale, molto contagiosa che però rimane principalmente confinata alla parte tedesca del paese. In pratica Alpi e Röstigraben fungerebbero da filtro. Per farla breve, in Svizzera tedesca si muore, nel resto della nazione un po’ meno. Mettiamo che questa epidemia (magari anche una pandemia) capitasse a cavallo del periodo in cui i ticinesi vanno allo zoo di Zurigo, al Museo dei trasporti di Lucerna, sulla Jungfrau, al Ballenberg o a fare le gitarelle sul lago dei 4 cantoni. Mettiamo anche che Berna avesse chiesto in tutte le lingue, anche in dialetto ticinese, ai romandi e ai ticinesi di evitare le gite fuori porta e di restarsene a casa. Mettiamo che quegli indisciplinati dei sudalpini non gliene fregasse granché e continuassero a varcare le Alpi per farsi i cavoli propri, in barba alla salute degli zucchini. Se tutto questo fosse accaduto mi viene da chiedermi se per caso sotto la cupola federale non avrebbero previsto di punire i menefreghisti, anche perché da Zurigo, Lucerna, Argovia, Zugo e parenti belli ne avrebbero dette di ogni contro i ticinesi, avrebbero minacciato rappresaglie economiche, avrebbero inventato qualche simpatica azione punitiva nei nostri confronti. Sicuramente ci avrebbero aumentato in modo esponenziale i premi di cassa malati perché sarebbe colpa nostra di tutto, per principio. Ma siccome il virus ce l’abbiamo noi, a diventar matti sono i nostri ospedali, a morire sono i ticinesi allora se anche i balivi se ne vengono in Ticino a passare la Pasqua, a ingolfare i nostri negozi, a farsi male passeggiando come zombi sui nostri sentieri per poi finire nei nostri ospedali già sotto pressione, allora tutto va bene. Fermiamoli a Göschenen, spieghiamo loro che dovrebbero tornarsene indietro e quando ci dicono che loro vanno dove cavolo vogliono li ringraziamo e gli auguriamo buon viaggio. Balivi erano e balivi sono rimasti. Irrispettosi di noi, dei nostri morti, di chi ogni giorno lavora in silenzio per salvare vite. Siamo noi a insegnare come ci si comporta al resto della Svizzera questa volta, c’è poco da guardarci dall’alto in basso, cari signori. Tornatevene da dove siete venuti: ci date solo fastidio!

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE