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L'OSPITEAVS: guai a chi vuole alzare il limite

31.03.20 - 15:10
Matteo Muschietti, Municipale di Coldrerio
Matteo Muschetti
AVS: guai a chi vuole alzare il limite
Matteo Muschietti, Municipale di Coldrerio

 

Stiamo vivendo un periodo difficile per non dire tragico. Il popolo Ticinese ascolta le Autorità e rimane segregato nelle proprie abitazioni. La categoria di persone più a rischio è quella delle persone anziane. Sono vulnerabili sotto tutti gli aspetti, devono essere servite per fare la spesa e soffrono pensando che il coronavirus possa infettarli con esito spesso letale.

Quando a Berna nel lontano 1949 venne creata la rendita AVS, dopo diverse battaglie i limiti per beneficiare furono stabiliti per gli uomini a 65 anni e per le donne a 64 anni.

Sono limiti giusti e, malgrado l’invecchiamento della società, ancora attualissimi. A questa età infatti, soprattutto se si ha lavorato una vita, gli acciacchi cominciano a farsi sentire e la salute in generale (specialmente i tempi di recupero) subisce i primi tangibili declini.

A questa età si arriva dopo una vita spesa per il lavoro con enormi sacrifici e quanto resta, non molto in ottima salute e nel pieno delle forze, andrebbe speso in una cornice piacevole e senza problemi finanziari per il proprio sostentamento.

Va rimessa al centro la qualità della vita, soprattutto quando ci si avvia sul viale del tramonto. Questo momento merita di essere sereno per tutti, dando la possibilità di fare il necessario che non era possibile quando immersi nel lavoro. Nessuno deve avere rimpianti dopo aver contribuito attivamente e con il sudore alla creazione del benessere nel quale viviamo.

Rimettiamo l’uomo al centro della nostra esistenza e smettiamola, adesso e in futuro, con proposte oscene intese a innalzare i limiti di età per beneficiare della rendita AVS. Andrebbe piuttosto introdotta una tredicesima rendita annua per questa categoria, invertendo la stupida logica neoliberal-finanziaria che dirige la nostra società e che sta mostrando i suoi limiti, sotto gli occhi di tutti, nella gestione di un’emergenza che dovrebbe avere al centro unicamente il benessere del genere umano. In una società organizzata veramente per il benessere dell’uomo, senza logiche di profitto e speculazioni finanziarie senza controllo, il coronavirus sarebbe già storia. Svegliamoci!

 

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