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L'OSPITEÈ retto da una convenzione appropriata il risanamento ambientale a Gnosca?

17.02.20 - 09:31
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
Giancarlo Jorio
È retto da una convenzione appropriata il risanamento ambientale a Gnosca?
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco

Prima che sia stato licenziato il messaggio del Municipio al Consiglio comunale, i media già commentano sulla base delle anticipazioni del municipale capo dicastero Paglia. Ma tant’è! È vero che è ora e tempo che il DT si svegli dal “letargo”!

Il DT è l’autorità competente a tutelare il sito saputamente inquinato, ora valutato allo stato contaminato e fonte di pericolo per la falda che interessa la zona di approvvigionamento idrico d’interesse cantonale per il Bellinzonese. L’intervento di bonifica sarebbe dovuto essere stato ordinato con tempestività e formalmente dal DT a chi ha inquinato e l’onere sarebbe dovuto essere almeno menzionato a registro fondiario a tutela del gravame e memoria per ogni futuro ignaro acquirente dei terreni.

Gli archivi del DT saranno colmi di rapporti, di analisi, di ordini e vertenze, concernenti fatti puntualmente ripresi ai tempi anche dai media. È stato accuratamente consultato il faldone? È ancora integro o è stato spurgato?

Se comprensibile e sostenibile è l’interesse della Città al monitoraggio dei lavori di risanamento del sito contaminato per rapporto ai legittimi interessi di protezione della riserva idrica d’interesse cantonale dalla quale AMB attinge per alimentare l’acquedotto comunale, poco si comprende il consenso, senza riserve, a una convenzione con la quale si definisce la condivisione di principio di una chiave di riparto della spesa tra Cantone, Comune e Patriziato, rimandando a posteriori le decisioni sulle quote di partecipazione.

Di principio il Municipio è tenuto ad accogliere unicamente una clausola per una partecipazione finanziaria, solo e unicamente nella misura in cui fosse dimostrata una colpa del Comune per l’inquinamento in atto, che il DT finalmente si appresta a risanare.

In effetti, a ogni cittadino che si rivolge al Comune reclamando un danno, il Municipio chiede che siano prodotte le prove. Con cotanti avvocati in Municipio, il cittadino attento non sempre riesce a capire quali siano gli interessi in gioco.

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