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L'OSPITELugano Airport: perché votare NO

10.02.20 - 20:00
Le argomentazioni del Comitato referendario
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Lugano Airport: perché votare NO
Le argomentazioni del Comitato referendario

1) L’aeroporto non è più un motore di sviluppo

Per lo sviluppo economico e l’innovazione del Luganese l’aeroporto è rilevante? No. I passeggeri dell’aeroporto di Agno sono diminuiti del 49% nel periodo 2005-2018, malgrado gli abitanti in Ticino siano aumentati del 10% e gli occupati siano cresciuti del 28%.

2) Non ha senso finanziare i voli aerei

Basta un confronto. Nel 2018 la Trasporti Pubblici Luganesi SA ha servito 13 milioni di passeggeri –togliendo migliaia di automobili private dalle strade intasate– ed ha chiuso i conti in nero, ricevendo contributi pubblici di 1,30 fr. per passeggero. L’aeroporto di Lugano ha permesso il trasporto di 97’000 passeggeri: il condono degli affitti dovuti alla Città e il disavanzo da coprire con i nuovi crediti di Comune e Cantone ammontavano a 2,6 milioni di franchi, ossia un finanziamento pubblico di 26,80 fr per passeggero! Non ha senso continuare!

3) Non è credibile rilanciare l’aeroporto

I crediti in votazione (8,1 milioni fr da Città e Cantone) sono una piccola parte di quanto prospettato (dal Municipio e dall’Università di San Gallo) per raggiungere 326'000 passeggeri nel 2045 e pareggiare i conti dal 2033: in totale occorrerebbe spendere 67 milioni fr, cui si aggiungono 30 mio. ca. per interrare la strada cantonale Agno-Muzzano in funzione del prolungamento della pista. Non è uno scenario economico credibile!

4) Promuovere la mobilità sostenibile

Perché sognare di intasare il cielo dopo le strade? Secondo noi occorre invece promuovere la mobilità efficiente ed ecologica, come pure l’uso delle risorse pubbliche per migliorare la qualità di vita e la sicurezza economica dei cittadini.

5) Lugano non è e non sarà isolata

I vicini aeroporti lombardi e quello di Zurigo ci portano in tutto il mondo. La rete ferroviaria e stradale è in continuo sviluppo: Alptransit, tunnel ferroviario di base del Ceneri, raddoppio del tunnel stradale del Gottardo. Lugano e il Ticino non sono e non saranno isolati malgrado la soppressione dei voli di linea di Agno, cessati da fine settembre 2019!

6) Non si vota sulla chiusura dell’aeroporto, ma sul finanziamento pubblico

L’aeroporto di Lugano-Agno potrà continuare ad offrire voli privati, taxi aerei, voli d’affari, scuola volo, voli di servizio (Rega) senza sussidi pubblici per i voli di linea. Esso potrà essere autofinanziato e gestito dai privati interessati, raggiungendo conti equilibrati e generando un minore impatto ambientale. In nessun caso si vota sulla chiusura totale dell’aeroporto.

7) Ricollocamento del personale in eccesso

Per promuovere un rilancio illusorio dell’aeroporto si fa leva sui posti di lavoro da salvare. Ma i posti di lavoro legati ai voli di linea sono di fatto già persi. Va dunque pianificato e finanziato da parte della Città e del Cantone il ricollocamento dei dipendenti non più occupabili, che non hanno alternative valide: sia i dipendenti del settore privato (trasporti, logistica, sicurezza…), sia quelli del settore parapubblico.

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