L'OSPITEPovertà in Ticino, Governo che dici?

LUGANO - In un articolo pubblicato negli scorsi da Ticinonline/20Minuti sulla povertà in Ticino, spiccava il fatto, basato sui dati dell'ufficio di statistica, che in Ticino per una persona su cinque andare in vacanza è ormai un miraggio.  Sempre secondo i dati statistici, il tasso di povertà 
nel 2018 era pari al 10,3 percento e ora nel 2020, dovrebbe arrivare addirittura al 15 percento! L'ultimo dato allarmante è che il 30,4 della popolazione, ossia 1 economia domestica su 3, non ha 2'500 franchi cash.

Dati allarmanti! Bisognerebbe chiedere al Dipartimento finanze ed economia (DFE), visto che le casse sembrerebbero in salute, come mai, c'è una buona parte della popolazione ticinese che soffre. I dati di oggi parlano chiaro.

Bisognerebbe chiedere al Dipartimento sanità e socialità (DSS), come mai in Ticino, buona parte della popolazione si rifugia in psicofarmaci 
e assistenza sociale, è normale? Ne ha parlato recentemente anche  la trasmissione "Patti chiari": Ticino tra disagio e povertà.

È normale rilasciare permessi G à gogo, quando abbiamo i Ticinesi senza lavoro? Il benessere andrebbe distribuito a tutti quanti in parti uguali, tutti i Ticinesi devono avere diritto ad una vita dignitosa.
Cifre e dati del genere, devono essere corretti in tempi brevi, da questo governo che è stato eletto dal popolo sovrano e dunque merita una risposta. Mi auguro in futuro di mai più leggere dati del genere.

Tra l'altro, ad inizio febbraio, uscirà un interessante studio sulla povertà a Lugano, sarà mia premura seguire con attenzione tutti i dati e nel caso sensibilizzare il più possibile, l'Esecutivo cittadino. È mia intenzione, dati alla mano e dopo un analisi accurata, decidere se dichiarare l'emergenza lavoro nella mia città. Ci sono troppe famiglie in difficoltà e troppi cittadini scontenti, bisogna reagire.